Lo streaming ha senza dubbio modificato il modo in cui è possibile fruire dei contenuti multimediali. Nel settore musicale il passo dal formato liquido, favorito dalla diffusione dell’MP3, all’ascolto su piattaforme online è stato piuttosto breve.
Oggi notebook, tablet e soprattutto smartphone hanno assunto difatti anche la funzione di lettore multimediale. Ciò ha spinto alcune delle principali aziende del settore hi-tech ad investire in tal senso, proponendo servizi con accesso limitato ai contenuti dietro pagamento di un abbonamento mensile.
Apple, già a capo dello storico negozio di musica digitale online iTunes, ha seguito il trend annunciando circa dieci anni fa l’arrivo di Apple Music a livello globale. Il servizio offre attualmente oltre 100 milioni di brani in streaming a cui si sono aggiunti anche videoclip, stazioni radio, playlist basate sui gusti personali e numerose altre funzioni che rendono l’esperienza divertente e completa.
In questa guida esamineremo le caratteristiche di Apple Music e le sue funzionalità essenziali al fine di ottenere il massimo dalla piattaforma e un ascolto di qualità.
Per iscriversi ad Apple Music basta scegliere la tipologia di abbonamento, tra quelli disponibili, che fa al proprio caso. L’abbonamento standard ha un costo di 10,99 euro al mese e consente di usufruire dell’intero catalogo alla massima qualità, compreso l’audio spaziale con Dolby Atmos e l’opportunità di scaricare i brani sui dispositivi compatibili per l’ascolto offline.
In alternativa è possibile scegliere l’abbonamento Famiglia che consente, al costo di 16,99 euro al mese, di usufruire di ben sei diversi profili per altrettanti componenti. Anche in questo caso l’accesso è all’intero catalogo con qualità loseless, in più ogni componente avrà i propri suggerimenti personalizzati.
Per gli studenti la società mette a disposizione un’opzione scontata a 5,99 euro mensili con le stesse caratteristiche dell’abbonamento individuale.
Al pari di altri servizi streaming, anche Apple Music consente di effettuare il download dei contenuti sul proprio dispositivo in modo da ascoltare la musica anche quando si è offline. Ciò si rivela particolarmente utile quando si è in viaggio e non si ha a disposizione una connessione stabile.
L’applicazione consente di scegliere la qualità audio della musica scaricata tra compressa in formato AAC, loseless in formato ALAC oppure Hi-Res fino a 24 bit/192 kHz. Si può inoltre selezionare l’opzione “Scarica audio spaziale” se si intende sfruttare questa tipologia di audio anche con i brani in download.
Nonostante si tratti di un servizio Apple, è necessario chiarire che Apple Music offre piena compatibilità anche con i dispositivi Android. L’applicazione è preinstallata su tutti i device della società tra cui iPhone, iPad, Mac e Apple Watch mentre può essere scaricata da Play Store se si utilizzano smartphone o tablet con Android a bordo.
Apple Music può essere raggiunta comodamente tramite browser da PC e Notebook Windows o attraverso applicazione dedicata sullo store Microsfot. Di recente la società ha introdotto l’opportunità anche per gli utenti che adoperano Windows di usufruire della modalità audio spaziale con Dolby Atmos.
Infine, anche chi utilizza console di gioco, come Playstation 5 o Xbox, Smart TV o i dispositivi Amazon con a bordo Alexa può accedere ad Apple Music e godersi i brani preferiti.
Come accennato all’inizio di questa guida, Apple Music conta nel suo catalogo oltre cento milioni di brani musicali e più di 30.000 playlist create da esperti del settore e pronte per essere ascoltate. Il modo più semplice per ascoltare le canzoni preferite è quello di recarsi all’interno della barra di ricerca e digitare il nome dell’artista o il titolo desiderato.
La piattaforma inizierà in questo modo a conoscere i gusti personali, proponendo playlist personalizzate, mix dei brani più ascoltati, classifiche, stazioni radio su misura e artisti affini. Cliccando sul pulsante “Novità” è possibile scoprire le nuove uscite del mese e le classifiche internazionali.
Non manca la possibilità di stilare le proprie playlist aggiungendo senza limiti i brani in base al genere, al ritmo o all’atmosfera che si intende creare. Ad ogni playlist può essere associato un nome, un’immagine e una descrizione così da renderne più facile l’individuazione.
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