I televisori di piccolo taglio, sotto i 40-43 pollici, sono ormai da tempo visti come prodotti di fascia bassa da impiegare come schermi secondari, ad esempio in cucina o in camera da letto. Non stupisce quindi che molti produttori li considerino ormai modelli di scarsa importanza che non dispongono delle stesse tecnologie presenti sui TV più grandi. Questa tendenza ha portato un certo appiattimento dell’offerta e ha reso più difficile la scelta del modello da acquistare: in molti casi non sembrano esserci molte differenze tra le varie marche.
C’è però un parametro che consigliamo di controllare sempre in fase di acquisto: la risoluzione dello schermo. Se si parla di 32″, uno dei tagli più gettonati per i televisori di piccole dimensioni, è tendenzialmente preferite optare per un Full HD. In questo articolo andremo a spiegare perché la risoluzione è importante e quali sono i modelli su cui concentrare la propria attenzione.
La progressiva diffusione di schermi sempre più grandi (siamo arrivati ai 98″per gli LCD) ha portato via via a mettere in secondo piano la dotazione tecnologia dei modelli da 32″. Non è sempre stato così: quando i 40″ e 50″ erano considerati grandi e quindi meno diffusi, anche i 32″ godevano di una dotazione tutt’altro che semplice e infatti esistevano vari prodotti di fascia alta. Oggi questo non è più vero perché tendenzialmente chi cerca un modello evoluto lo desidera anche il più grande possibile.
La domanda per 32″ di alto livello si è quindi molto ridotta e di conseguenza l’offerta si è livellata verso il basso. Ecco perché molti dei modelli in commercio hanno una risoluzione HD, solitamente corrispondente a 1366 x 768 pixel. Fortunatamente esistono anche TV Full HD, 1920 x 1080 pixel, il cui numero è anche cresciuto nel corso dell’ultimo anno.
Perché parliamo di risoluzione su schermi così piccoli? Il discorso non è tanto legato alla percezione di dettaglio: da una normale distanza di visione è impossibile notare differenze su un 32″, a meno di non utilizzare il TV anche come un monitor, collegandolo a un PC. In questo caso la risoluzione Full HD è il minimo indispensabile e anzi, a meno che non si parli di usi sporadici, consiglieremmo di optare piuttosto per un monitor “smart”.
La ragione per cui un Full HD risulta preferibile è legata all’adattamento che uno schermo HD deve compiere per mostrare qualsiasi segnale. Su un 32″ le sorgenti più utilizzate sono sicuramente i programmi televisivi e lo streaming, oltre magari ai videogiochi. Tutti i servizi streaming prevedono ormai come risoluzione di partenza proprio il Full HD. Per i videogiochi dipende dal gioco stesso ma il segnale che esce dalle console o da un PC generalmente si imposta a risoluzione Full HD o superiore.
I programmi televisivi non sono in Full HD ma solitamente in 1080i, e questo richiede un’elaborazione (non molto complessa) da parte dell’elettronica per rendere il segnale progressivo, non un adattamento della risoluzione. In pratica con un 32″ Full HD si scavalcano buona parte delle problematiche legate all’elettronica, che deve compiere poche o nessuna operazione. Su un pannello HD questo adattamento non si può invece evitare dato che non esistono contenuti realizzati con una risoluzione di 1366 x 768 pixel.
Va sottolineato che solitamente i prodotti più economici, e la quasi totalità dei 32″ lo è, si differenzia dai modelli di fascia più alta proprio per un’elettronica meno evoluta. Ecco perché è sempre preferibile fare in modo che l’elettronica di questi televisori entri in gioco il meno possibile, a tutto vantaggio della qualità dell’immagine.
L’elenco dei migliori 32″ Full HD non può non partire dai Samsung: il marchio coreano è tra i pochi a proporre due prodotti di fascia alta, ormai più unici che rari. Chi desidera il massimo delle prestazioni può optare per il Q50A, un modello uscito ormai da tempo (è del 2021) ma che continua a rimanere nel listino per via dell’ottima dotazione. Si tratta di un QLED, quindi LCD con Quantum Dot, Smart TV Tizen e funzionalità complete.
L’altro TV è il The Frame, una soluzione indirizzata a chi ritiene il design molto importante. Questa serie, che comprende anche tagli più grandi (che sono Ultra HD), è caratterizzata da un’estetica che richiama quella dei quadri, con tanto di cornici magnetiche che si possono sostituire con diverse finiture e colori. La versione è più aggiornata è quella 2023, cioè la LS03C ma online si trovano anche versioni precedenti del 2022, la LS03B. A livello di prestazioni non cambia molto: a far pendere la bilancia a favore del modello più recente potrebbe essere la Smart TV che spesso viene aggiornata anche su piccoli dettagli.
Sempre in fascia alta troviamo il Philips PFS6908, un TV con Ambilight su 3 lati. È proprio quest’ultima a renderlo per molti versi unico: Ambilight consiste in strisce di LED poste sul retro del televisore, in corrisponde dei lati destro, sinistro e superiore. I LED proiettano luce seguendo i colori delle immagini che scorrono su schermo, aumentando il coinvolgimento visivo. L’effetto può non piacere a tutti ma se lo si gradisce diventa un punto di forza senza diretti rivali. Attenzione però alla Smart TV proprietaria: ci sono le app fondamentali ma qualcosa di meno diffuso può mancare.
Segnaliamo che esiste anche una versione senza Ambilight, la PFS6808, che però perde la sua unicità e diventa un modello molto più anonimo e spesso venduto a prezzi simili, motivo per cui eviteremmo di prenderlo in considerazione a meno di sensibili sconti. Chi vuole spendere meno può orientarsi invece sull’Hisense A5KQ, un modello del 2023 che, proprio come i 2 Samsung precedenti, è un QLED. Il cambiamento più evidente, rispetto ai Samsung, è la Smart TV che qui è basata sulla piattaforma proprietaria Hisense, che è VIDAA U.
A cifre contenute si possono acquistare anche due prodotti TCL: il 32SF540 e il 32S5400. Il primo è dotato di Smart TV con sistema operativo Fire OS, lo stesso che troviamo sulle chiavette Amazon Fire TV Stick. L’esperienza è praticamente identica e può quindi essere una buona scelta per chi ha famigliarità con questi dispositivi. Il secondo è invece un Android TV che si trova a meno di 200 euro. C’è infine il modello LG LQ63006LA per chi preferisce la Smart TV basata su webOS, in questo caso la versione 2022. Attenzione però perché a differenza dei prodotti di fascia più alta, qui non c’è il Magic Remote con la possibilità di muovere un puntatore a video.
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