Lenovo Legion Go è una delle console Windows portatili – che qualcuno chiama handheld PC – più gettonate del momento insieme a Steam Deck e ROG Ally. La sua peculiarità è di supportare Windows 11 e tutte le principali piattaforme gaming come Xbox Game Pass, Epic Store, Ubisoft Connet, Steam, GOG, Rockstar, Giants, etc. In pratica si possono giocare i titoli di maggiore successo. Senza contare la possibilità di sganciare i pad per godere di un’esperienza più comoda e coinvolgente. Insomma, è il sogno diventato realtà di molti appassionati: giocare ai titoli più famosi senza alcuna limitazione in ogni luogo e in ogni momento.
Legion Go misura complessivamente 4,07 x 29,883 x 13,1 cm e pesa 854 grammi, quindi di fatto è un po’ ingombrante e pesante, ma ha un buon equilibrio ergonomico. Poi l’ampio e appariscente schermo LCD IPS touch (2560 x 1600 pixel) da 8,8 pollici con rapporto di forma di 16:10 controbilancia ampiamente ogni altro dettaglio: non c’è un modello portatile con uno schermo così ampio e bello. In effetti si parla di un modello che gestisce fino a 144 Hz di frequenza di aggiornamento (ma non c’è il variable refresh rate), ha una luminosità di 500 nits
E così aprendo lo stand posteriore ecco la possibilità di posizionare il dispositivo sul tavolo in modalità inclinata e giocare con i pad – per altro dotati di tantissimi tasti tutti configurabili. Quello di sinistra poi integra un comando che attiva una sorta di modalità mouse. Nulla da eccepire sulla sensibilità dei controlli, se non qualche limite sulla croce direzionale.
Comodi e ben dislocati i tasti: c’è ovviamente quello di accensione e il controllo del volume. Non mancano uno slot per card SD, due porte USB-C (DisplayPort 1.4 da 40 Gbps e supporto PowerDelivery), un’uscita audio, Bluetooth 5.1 e Wi-Fi 6e. Sono presenti anche due altoparlanti integrati da 2W ma la resa è solo accettabile, meglio affidarsi alle cuffie o auricolari; c’è anche un microfono.
Sul fronte hardware spicca il processore AMD Z1 Extreme abbinato alla GPU AMD RDNA 3, 16 GB di RAM e uno spazio di archiviazione di 512 GB. Da rilevare poi la possibilità di attivare una delle tre modalità d’uso disponibili: silenzioso, bilanciato e prestazioni. La più consigliata per mantenere un corretto equilibrio tra prestazioni e autonomia è senza dubbio la bilanciata che mediamente consente di superare le due ore di gioco, mentre con il cloud gaming si arriva a quasi il doppio.
Legion Go non è come una Switch o le classiche vecchie console con cartuccia, l’approccio è quasi da PC: si avvia un gioco e si procede con quello, stabilendo ovviamente qualità della grafica e altri parametri. Insomma, bisogna impostare qualche regolazione per vivere al meglio l’esperienza di gioco. Al netto di questo dettaglio la qualità dello schermo agevola in ogni frangente, anche nella lettura di eventuali testi nei giochi di ruolo. La fluidità è buona a patto di rimanere con una risoluzione di 1920 x 1200 pixel a 60 FPS. Sicuramente nei giochi d’azione è consigliabile usare i pad staccati, invece che tenere in mano il dispositivo (alla lunga affaticante). Peccato solo per l’autonomia che ruota sui 120 minuti o meno. Per quanto riguarda il rumore della ventola che si occupa di dissipare il calore di solito non è altissimo, ma quando il dispositivo è costretto a una forte elaborazione grafica si sente la differenza. Nulla di troppo fastidioso, ma c’è. Il livello di calore invece non è mai preoccupante.
Infine una considerazione sul software: è migliorato moltissimo nel tempo con gli aggiornamenti, ma non è ancora perfetto. Anche i driver non sono ancora al meglio, ma il progetto merita fiducia. Forse oggi Legion Go non è un prodotto per tutti: si rivolge più agli adulti e ai ragazzi appassionati di gioco su PC, che ai bambini. E poi anche il prezzo consigliato è un po’ alto (799 euro), ma la sostanza e il divertimento sono assicurati.
Lenovo Legion Go brilla per potenza prestazionale, la modalità a 144 Hz e si distingue rispetto ai modelli concorrenti, come Steam Deck Oled o LCD, per un display LCD di grande qualità. Di contro questa qualità hardware riduce un po’ i margini di portabilità: la console con i suoi quasi 900 grammi e gli ingombri non è proprio un giocattolo. Poi i controller potrebbero essere migliori, quanto a precisione. Infine c’è il tema della batteria: alla massima risoluzione si possono giocare poco meno di due ore.
La Realtà Virtuale è ormai il presente e sul mercato esistono diverse soluzioni per immergersi completamente all’interno di mondi interattivi. PS VR2 è il secondo prodotto pensato da Sony in questa categoria,
Playstation Portal è il primo lettore remoto per Playstation 5, ovvero un dispositivo portatile che si può collegare in wi-fi da ogni luogo per giocare. Attenzione però, non è qualcosa di analogo
Nintendo Switch OLED non è il modello più potente tanto atteso dai videogiocatori, ma migliora tanti aspetti della precedente versione di Nintendo Switch. Il modello OLED ha infatti uno schermo migliore, uno stand
Scrivi un commento