Steam Deck, il sistema da gioco portatile sviluppato da Valve, la software house che gestisce anche il negozio online Steam per i titoli su PC, si è recentemente aggiornata con la nuova versione Steam Deck OLED. Apparentemente i cambiamenti sembrano riassunti dal nome stesso del dispositivo: il precedente schermo LCD è stato sostituito da un OLED. Se però si scava un po’ più a fondo si capisce che ci sono altre differenze riportate nella scheda tecnica e miglioramenti che nemmeno il produttore pubblicizza.
Da notare che la Steam Deck originale, quella che ora si chiama Steam Deck LCD, resta attualmente in vendita. È quindi importante capire quanto pesano le novità introdotte e chi è l’acquirente ideale di ogni modello, visto che tra le varie versioni intercorrono differenze di prezzo e anche quantitativi di memoria integrata più o meno ampi. Procediamo con ordine riassumendo prima cos’è Steam Deck e cosa cambia con l’arrivo di Steam Deck OLED.
Steam Deck altro non è che un PC da gioco declinato sotto forma di una console portatile. Il successo riscontrato da questo dispositivo ha aperto la via ad una schiera sempre più nutrita di alternative, dalla ROG Ally di Asus al nuovissimo Lenovo Legion Go, solo per citare due delle novità più importanti. Le particolarità di Steam Deck sono due: rispetto ai diretti rivali può contare sulla piena integrazione con Steam, il principale store online per i giochi su PC.
C’è anche un altro punto di forza: Steam Deck non utilizza Windows ma SteamOS 3, una distribuzione Linux personalizzata basata su Arch Linux. Questo permette una maggiore ottimizzazione e il risparmio di risorse che, su altri sistemi venduti dai concorrenti, devono sprecare un po’ delle capacità di calcolo per far girare Windows senza pari ottimizzazioni.
Steam Deck LCD è dotata di una APU AMD che integra un processore Ryzen Zen 2 quad-core a 2,4-3,5 GHz e una GPU a 8 core basata su architettura RDNA 2 a 1,6 GHz. Ci sono poi 16 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria intera su SSD NVMe. Lo schermo è un LCD IPS da 1.200 x 800 pixel con una diagonale di 7 pollici, aggiornamento a 60 Hz e una luminosità che raggiunge i 400 nit.
Steam Deck OLED riprende la stessa APU AMD che però viene ora realizzata con un processo produttivo più efficiente: sono 6 nanometri contro i precedenti 7 nanometri. Questo significa che il chip scalda meno e consuma meno. L’autonomia, che sarebbe quindi migliore anche a parità di batteria, è ulteriormente aumentata grazie alla maggiore capacità di quest’ultima. Si passa da 40 a 50 Wh, che si traducono in un massimo di 12 ore di gioco contro le precedenti 8.
Per quanto riguarda la memoria, si può scegliere tra 512 GB o 1 TB di SSD NVMe mentre la RAM è sempre 16 GB. Lo schermo è ovviamente un OLED con la stessa risoluzione ma diagonale leggermente più ampia, sono 7,4 pollici, grazie a cornici più sottili. Il display supporta inoltre HDR e arriva a 600 nit come luminosità massima e a 1.000 nit come picco. Cambia anche la frequenza di aggiornamento, che raggiunge i 90 Hz, il touch screen che vanta una maggior precisione, tempo di risposta (0,1 ms) e c’è la possibilità di visualizzare spazi colore più ampi (copre il 11% del DCI-P3).
Steam Deck OLED cambia anche la connettività, sostituendo il Wi-Fi 5 con il Wi-Fi 6E e il Bluetooth 5 con il Bluetooth 5.3 provvisto di antenna dedicata. Cala infine il peso: si passa dai 669 grammi di Steam Deck LCD ai 640 grammi del modello OLED, non tanti in meno ma comunque apprezzabili, visto che il dispositivo non è esattamente piccolissimo né un peso piuma.
Il modello più conveniente è sicuramente Steam Deck OLED. Quello che a prima vista può sembrare un semplice aggiornamento dello schermo è in realtà molto di più. Il cambiamento del processo produttivo ha portato tanti miglioramenti. Iniziamo da quello non dichiarato, cioè prestazioni lievemente superiori. Si parla di un paio di fotogrammi al secondo guadagnati in media su alcuni titoli, niente per cui gridare al miracolo ma in alcuni casi possono fare la differenza tra una fluidità non ottimale e un’esperienza più appagante.
Il titoli come Elden Ring, ad esempio, Steam Deck OLED riesce a mantenere 30 fotogrammi abbastanza solidi mentre Steam Deck LCD oscilla molto di più, andando spesso sotto i 30 e causando così qualche scatto. Il merito va sicuramente alle ottimizzazioni apportate dai 6 nanometri, che si traducono in meno calore generato e evidentemente lasciano spazio per un piccolo incremento nelle capacità del chip AMD. Anche l’autonomia aumenta più o meno in linea con quanto dichiarato nelle specifiche, un una durata che supera tranquillamente del 30% e oltre il modello precedente.
C’è poi lo schermo, la novità più evidente che effettivamente alza nettamente il livello qualitativo. È del resto un fatto noto che gli OLED siano capaci di restituire un nero e un contrasto inarrivabili per un LCD IPS. L’aggiunta del supporto a HDR e il refresh rate a 90 Hz aggiungono ulteriori motivi che fanno pendere nettamente l’ago della bilancia verso la revisione più recente.
Come chicca finale troviamo la connettività migliorata, utile soprattutto per chi fa ampio uso di servizi cloud gaming o sfrutta un PC per lo streaming di giochi sulla rete locale. In tutti questi casi avere il Wi-Fi 6E è un vantaggio perché permette di avere un collegamento più stabile (ovviamente serve un router compatibile) e meno incline alle interferenze causate da altre reti Wi-Fi.
Le due alternative più dirette sono le già citate Rog Ally e Legion Go, dispositivo che offrono praticamente le stesse funzionalità. Se si cerca una soluzione più semplice per il solo streaming, si può acquistare un joypad specifico per smartphone, uno dei modelli che permettono di inserire il telefono nel mezzo. Sul mercato ce ne sono tanti: citiamo l’ottimo Razer Kishi, il Backbone One disponibile per iPhone e Android o il Nacon MG-X Pro. I modelli disponibili sono davvero tanti, l’importante è accertarsi che siano fisicamente compatibili con il proprio smartphone.
Questa opzione si può sfruttare anche per giocare in remoto da PlayStation 5 su un dispositivo portatile, una possibilità che di recente si può soddisfare anche restando in casa Sony con PlayStation Portal, che non va confusa con una console indipendente (è di fatto un’estensione di PS5). Impossibile poi non citare Nintendo Switch, che offre un’esperienza diversa (ci sono i giochi Nintendo e non ci sono servizi cloud gaming) ma il cui successo ha sicuramente ispirato fortemente Steam Deck e tutti i prodotti analoghi.
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