Moto G10 è uno dei modelli economici con cui Motorola ha deciso di presidiare la fascia bassa del mercato smartphone. A fargli compagnia ci sono Moto G30, Moto E7 Power e Moto E7i Power. Tutti modelli che si inseriscono in un segmento tanto strategico quanto affollato, occupato da prodotti in grado di offrire prestazioni soddisfacenti restando comunque al di sotto dei 200 euro.
Il vero punto di forza di Motorola Moto G10 è l’incredibile autonomia ma non mancano alcune sbavature che potrebbero non rendergli vita facile nella sfida contro smartphone come OPPO A72, POCO M3, Realme 7 e Redmi 9T.
Moto G10 è lo smartphone che dimenticherete di ricaricare. Questo perché la batteria da 5.000 mAh – in abbinata a un display e un processore che richiedono poco energia – è in grado di assicurare ben tre giorni di autonomia anche con un utilizzo intenso e toccando le 7 ore di display attivo. Un risultato eccezionale, quasi unico dato che gli smartphone attuali riescono a malapena ad arrivare alla mattina del giorno successivo.
È ovvio che il merito è anche delle componenti hardware da gestire. Gli smartphone top di gamma come Mi 11, Galaxy S21 o OPPO Find X3 Pro sono chiamati a gestire – ad esempio – display con una risoluzione maggiore, realizzati con una tecnologia differente (OLED) e anche con una frequenza di aggiornamento superiore. Questo solo se prendiamo in considerazione il display.
A tal proposito, Moto G10 monta un pannello IPS LCD da 6,5 pollici con risoluzione HD+ (720 x 1.600 pixel). Un dato un po’ basso se confrontato con la concorrenza. Solo per citarne alcuni, OPPO A72 e POCO M3 offrono una risoluzione maggiore. La frequenza di aggiornamento è standard (60 Hz). L’esperienza di navigazione non è fluida, infatti, a causa anche di un processore che va in affanno in alcune circostanze.
In generale, la qualità dello schermo è discreta con una luminosità massima non particolarmente elevata che potrebbe creare qualche difficoltà di visualizzazione durante le giornate assolate. I bordi sono pronunciati, soprattutto quello inferiore, e la fotocamera anteriore è ospitata all’interno di un notch a goccia. Entrambi gli elementi restituiscono la sensazione di un design un po’ retrò.
Più particolare invece la scocca posteriore, realizzata completamente in policarbonato e caratterizzata da una trama tridimensionale ondulata. Sul retro, troviamo il sensore biometrico per le impronte digitali che funziona bene. È possibile sbloccare il dispositivo anche tramite il riconoscimento del volto (funzionamento nella media, soffre in assenza di luce).
Le dimensioni sono importanti, così come anche il peso (ben 200 grammi) ma si riesce a gestire abbastanza bene. Il bordo destro integra il pulsante dedicato a Google Assistant, il bilanciere del volume e il pulsante zigrinato di accensione. Sarebbe stato più comodo posizionarli un po’ più in basso ma ci si abitua molto presto.
Il jack audio da 3,5 mm è posto sul bordo superiore, una posizione che personalmente trovo comoda solo quando lo smartphone collegato alle cuffie deve essere inserito nelle tasche dei pantaloni. La parte inferiore invece è dedicata alla porta Type-C per la ricarica, al singolo altoparlante (audio mono ma di buona qualità considerando la fascia di prezzo) e al microfono. Quest’ultimo non è sempre in grado di capire da dove proviene la voce e in alcune circostanze (videochiamate) i miei interlocutori hanno lamentato dei problemi di ascolto che si risolvevano puntando il microfono in maniera diretta.
Motorola Moto G10 è basato sullo Snapdragon 460 di Qualcomm con 4 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile. La stessa configurazione vista anche su altri modelli come OnePlus N100, OPPO A53 e Nokia 3.4. Una piattaforma hardware che svolge il suo compito senza essere però fulminea. Durante i giorni di prova, ci sono stati dei rallentamenti e in alcuni momenti ha mostrato poca reattività.
In generale, è coerente con il prezzo di vendita se non fosse che alcuni concorrenti (come il già citato OPPO A72) riescono ad offrire un’esperienza più fluida e appagante. Quanto alla connettività, importante segnalare la presenza del chip NFC.
Il software a bordo è Android 11 in versione quasi stock. Come tutti gli smartphone Motorola, infatti, sono poche le personalizzazioni aggiunte dal produttore. Poche ma buone come il display interattivo che simula l’Always-On-Display dei pannelli OLED. In pratica, lo schermo si illumina a ogni ricezione di notifica e portando il dito sull’icona dell’app si vedrà comparire il contenuto della notifica stessa. Davvero molto utile se non si vuole sbloccare sempre il cellulare.
Arriviamo infine alle fotocamere. Moto G10 integra un sensore principale da 48 Megapixel, un grandangolare da 8 Megapixel e due sensori da 2 Megapixel rispettivamente per la profondità di campo e per gli scatti macro. Come spesso accade, questi ultimi sensori si rivelano poco utili.
Il comparto fotografico raggiunge una qualità sufficiente. Di giorno e in ottime condizioni di illuminazione, le foto sono apprezzabili con una discreta dose di dettagli. La situazione cambia quando comincia a calare il sole con il rumore che si fa più evidente e con un’importante perdita di dettaglio.
La modalità notte riesce a risollevare un po’ le sorti se c’è ancora un po’ di luce ma non può fare miracoli quando è sera. Sulla fotocamera grandangolare si poteva fare di più. Gli scatti con il sensore da 8 Megapixel mostrano spesso una certa sfocatura nelle zone più laterali, i dettagli si perdono e i colori perdono di intensità. Inoltre, in questo caso non è possibile sfruttare la modalità notte.
La fotocamera anteriore da 8 Megapixel invece scatta buoni selfie se c’è luce a disposizione. Di giorno riesce a fare meglio del POCO M3 mentre alla luce del sole i risultati sono sovrapponibili a quelli ottenuti di diretti concorrenti come Realme 7. Purtroppo, il risultato cala drasticamente di sera.
Moto G10 ha un prezzo di listino di 189,90 euro. Un posizionamento che non gli rende vita facile in un segmento particolarmente affollato. È uno smartphone che offre una grande autonomia e un software pulito ma la concorrenza da affrontare è tanta. Un’esperienza più fluida, un display più risoluto e un comparto fotografico più soddisfacente gli avrebbero dato una spinta in più.
Senza andare a spulciare i cataloghi di brand come Xiaomi, OPPO e Realme, basti pensare che a cifre simili è possibile acquistare Moto G 5G Plus, smartphone basato su un processore di fascia media e già pronto per il futuro grazie al supporto al nuovo standard di rete 5G.
Pro:
Contro:
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