Recensione TV Hisense U7KQ: brillante anche nel prezzo

La serie U7KQ è dotata dei nuovi SoC Pentonic e supporta il Dolby Vision a 120 Hz nei videogiochi.
Di Dario d'Elia 7 Settembre 2023
Recensione TV Hisense U7KQ

La serie di TV U7KQ di Hisense è una delle novità introdotte di recente nella gamma 2023. Il suo punto di forza è un buon rapporto qualità/prezzo: con una spesa non elevata ci si può portare a casa un 55 pollici con risoluzione Ultra HD e una dotazione molto interessante, soprattutto per i videogiocatori. Il SoC integrato è infatti uno dei più recenti prodotti da MediaTek e supporta molte funzioni avanzate.

Tra i concorrenti diretti citiamo i TCL C845, sempre appartenenti alla gamma 2023 ma un po’ più cari rispetto agli Hisense. Restando sullo stesso marchio si può risparmiare optando per la serie precedente TCL C835, uscita nel 2022 e quindi scontata in percentuale maggiore.

Recensione TV Hisense U7KQ

TV Hisense U7KQ

TV Hisense U7KQ, le caratteristiche tecniche

La serie Hisense U7KQ utilizza la tecnologia LCD abbinata ai Mini LED presenti nella retroilluminazione. C’è anche il local dimming, cioè il controllo a zone della retroilluminazione. La frequenza di aggiornamento copre non solo gli ormai diffusissimi 100 / 120 Hz ma arriva fino a 144 Hz, una caratteristica che indica chiaramente la propensione di questa serie all’utilizzo con PC da gioco e console di ultima generazione. La risoluzione è ovviamente Ultra HD sia nel modello che abbiamo provato, il 55”, sia in tutti gli altri presenti nella stessa linea.

Il miglioramento delle immagini e dell’audio è affidato all’Hi-View Engine, il sistema sviluppato da Hisense che si avvale anche del contributo offerto dall’intelligenza artificiale (qui spieghiamo cos’è e a cosa serve). Ciò vuol dire che l’adattamento dei segnali a risoluzione più bassa, come i programmi televisivi, la riduzione del rumore video e le tecnologie che aumentano la fluidità passano tutte per questi algoritmi.

La riproduzione del suono si affida a un sistema stereo che eroga 20 W complessivi per i due speaker frontali e altri 20 W per il woofer. Si tratta quindi di un impianto a 2.1 canali che si eleva rispetto alla norma proprio per l’inclusione di un woofer, necessario per rendere i bassi più corposi e cercare così di colmare una delle lacune in cui incappano tantissimi prodotti dal prezzo più contenuto.

Recensione TV Hisense U7KQ

TV Hisense U7KQ con i videogiochi

C’è anche la compatibilità con il Dolby Atmos che si aggiunge alla possibilità di sfruttare tutti i formati di HDR. Da questo punto di vista non manca davvero niente: HLG, HDR10, HDR10+, Dolby Vision e anche le due tecnologie che sfruttano i sensori di luminosità per adattarsi automaticamente all’ambiente, cioè HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ. Per la ricezione dei programmi televisivi sono presenti gli ormai canonici sintonizzatori DVB-T2 e DVB-S2 con slot Common Interface+ e HbbTV.

Gli ingressi HDMI sono 4: 2 sono HDMI 2.1 e 2 sono HDMI 2.0. I 2 HDMI 2.1 offrono praticamente tutto il possibile, ovvero 4K fino a 120 / 144 Hz, eARC, Auto Low Latency Mode e Variable Refresh Rate con AMD FreeSync Premium. Da notare che, come capita quasi sempre, uno degli ingressi HDMI 2.1 è quello con eARC.

TV Hisense U7KQ, le funzioni smart

Hisense si è come sempre affidata alla sua piattaforma proprietaria che nel U7KQ è aggiornata all’ultima versione: VIDAA U 7. La prima buona notizia viene dal SoC integrato: parliamo del MediaTek MT9618, conosciuto anche come Pentonic 700. Questo processore, pur essendo il meno prestante nella gamma Pentonic (sopra abbiamo Pentonic 1000 e Pentonic 2000), assicura comunque prestazioni migliori rispetto alle precedenti generazioni e offre anche una novità riguardante il Dolby Vision. Si può infatti utilizzare il formato Dolby anche a 120 Hz nei videogiochi. Per farlo basta ad esempio una console Xbox Series X, già pienamente compatibile e provvista di alcuni titoli con Dolby Vision a 120 Hz.

telecomando TV Hisense U7KQ

Telecomando TV Hisense U7KQ

Tornando a VIDAA U, la nuova versione colma alcune mancanze che erano ancora presenti sulle precedenti generazioni. Hisense mette e disposizione le applicazioni per molti dei principali servizi streaming: ci sono YouTube, Netflix, Prime Video, RaiPlay, DAZN, Disney+ e anche Apple TV+. La mancanza più rilevante è, come in molti casi, NOW, che purtroppo non è disponibile sui prodotti VIDAA. Gli utenti possono usare invece AirPlay 2 per duplicare lo schermo del proprio dispositivo Apple.

L’ultima versione del sistema operativo aggiunge anche una novità dedicata ai videogiocatori: si tratta di un menu con impostazioni specifiche, accessibile sotto forma di una barra visualizzata nella parte inferiore dello schermo. Praticamente la stessa funzione che troviamo anche su prodotti di altre marche, come ad esempio tutta la gamma OLED 2023 di LG, cioè le serie LG B3, LG C3 e LG G3, sui Panasonic LZ2000 e LZ1500 e su prodotti Sony come gli LCD X90L e gli OLED A80L. In questo modo si possono tenere sott’occhio tutte le regolazioni senza doversi districare tra mille menu. Completa la dotazione l’assistente vocale.

TV Hisense U7KQ, le prestazioni video e audio

La serie U7KQ compie un netto balzo in avanti, a livello di prestazioni, rispetto alla gamma 2022. Parliamo di gamma e non di serie precedente perché i miglioramenti si registrano non solo confrontando l’esatto corrispettivo del 2022, cioè la serie U7HQ. Lo stesso discorso si applica anche cambiando il metro di paragone con i prodotti di fascia un po’  più alta, gli U8HQ (sempre 2022). Il motivo è semplice: per la gamma 2022 Hisense ha fatto largo uso di pannelli ADS che sono in pratica una variante degli IPS. Senza addentrarci in tecnicismi, possiamo dire che gli IPS hanno un angolo di visione più ampio ma nero e contrasto più bassi rispetto ai pannelli VA che equipaggiano il 55” U7KQ.

Queste caratteristiche, unite al buon funzionamento del local dimming con 240 zone indipendenti, assicura un’ottima qualità dell’immagine per quanto riguarda nero, contrasto e anche luminosità, merito dei Mini LED che assicurano tanta luce non solo in HDR ma anche a tutto schermo. U7KQ non teme quindi gli ambienti ben illuminati. L’elettronica riesce a gestire bene la retroilluminazione contenendo efficacemente gli aloni che possono crearsi intorno agli oggetti luminosi circondati da parti buie. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che questo obiettivo si ottiene a discapito della brillantezza di alcuni particolari più piccoli: le forti fonti di luce, se ridotte in dimensioni e circondate dal nero, vengono attenuate per evitare proprio che si creino aloni intorno. Per questo motivo la luminosità è più alta su aree grandi dello schermo piuttosto che su quelle più contenute, tanto che i 1.000 nit dichiarati si sfiorano sì ma non su finestre ridotte come invece capita di solito.

Il trattamento delle immagini è invece meno convincente: quando si guardano contenuti a risoluzione inferiore, Full HD, HD o a definizione standard, il processore video non è così efficace nel ricostruire il dettaglio e mitigare i difetti che sono sempre presenti in materiale “meno pregiato”. Quando si usa materiale di bassa qualità bisogna quindi mettere in conto una resa tutt’altro che eccezionale: i difetti si vedono tutti e anzi possono anche venire amplificati dall’adattamento compiuto per spalmare la risoluzione originale sul pannello Ultra HD. In linea di massima è quindi consigliabile l’uso di sorgenti di buona qualità, se possibile con risoluzione 4K ma comunque non troppo compresse come alcuni canali presenti sul digitale terrestre.

Gli altri rilievi che possiamo muovere sono relativi a una certa immaturità del software. Il prodotto è ricco di controlli che permettono di intervenire più o meno su tutti i parametri audio e video. Purtroppo non sempre funzionano bene e possono complicare la vita agli utenti più esperti che vogliono addentrarsi in regolazioni di fino per spremere il massimo delle prestazioni. Possiamo perciò dire che non è un televisore per “smanettoni” ma è più indicato per chi si accontenta di modificare qualche voce tra le modalità di base, come del resto anche pare anche più logico vista la fascia di prezzo in cui rientra la serie U7KQ. Ottima invece la propensione agli usi ludici: non solo ci sono tante funzioni utili per i videogiochi ma c’è anche una pronta risposta ai comandi, circa 13 ms. Chiudiamo con l’audio che pur non facendo gridare al miracolo è comunque sopra la media e apprezzabile per un prodotto che si porta a casa a 700 euro circa. L’aspetto più apprezzabile è l’estensione sui bassi, sufficientemente corposi grazie al woofer integrato.

TV Hisense U7KQ: perché acquistarlo?

Pro

Contro

Il 55” U7KQ si è dimostrato un prodotto completo e solido, specialmente per quanto riguarda la qualità video. Hisense ha cambiato la tipologia dei pannelli rispetto al 2022 e questo ha portato consistenti miglioramenti non solo rispetto all’omologa serie dell’anno precedente: anche la serie di fascia superiore, la U8HQ, offre un contrasto e un nero visibilmente peggiori. In pratica nel 2023 Hisense offre la possibilità di acquistare un prodotto più economico che però va meglio. Buono anche l’apporto del local dimming, che pur con qualche compromesso, del resto sempre presente su tecnologie di questo tipo, riesce a garantire un ottimo bilanciamento nella maggior parte delle situazioni.

Il difetto principale è la qualità del trattamento dei segnali. Tutto quello che non è a risoluzione Ultra HD o almeno Full HD di buona qualità evidenzia delle mancanze. La ricostruzione del dettaglio è poco efficace e tutti i difetti presenti si vedono bene, dato che non solo il processore non riesce a mascherarli più di tanto ma rischia di renderli ancora più visibili proprio per via delle elaborazioni applicate. Chi fa largo uso di materiale di bassa qualità, come purtroppo non pochi canali televisivi sul digitale terrestre, farebbe bene a tenerne conto.

L’audio è discreto, non brilla particolarmente ma si eleva sicuramente dalla media e non è poco per questa fascia di prezzo, dove non capita raramente che anche seguire i dialoghi nei film sia un’esperienza tutt’altro che soddisfacente, tanto da consigliare spesso l’uso di soundbar o sistemi esterni che però vanno a pesare non poco sulla spesa, considerando che si parla di TV da circa 700 euro.

Pubblicato il 7 Settembre 2023
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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