Le fragranze Giorgio Armani esprimono uno charme naturale. In particolare Acqua di Giò Eau de Toilette, fragranza da donna che batte all'unisono con la natura libera e soleggiata dell'isola di Pantelleria. Nato nel 1995, questo profumo è l'esaltazione di un'eleganza fatta di naturalezza estrema. Ogni sua nota è all'insegna di un benessere profondo e vacanziero. Nell'isola di Pantelleria, lo stilista Giorgio Armani passa le sue estati, rilassandosi a contatto con la natura. Dai paesaggi mediterranei del luogo, ha tratto ispirazione per una delle sue essenze più riuscite, affidata al celebre maitre parfumeur Alberto Morillas. Per raccontare olfattivamente la natura mediterranea di Pantelleria, Alberto Morillas ha scelto note acquatiche e floreali, distillate in un cocktail per metà zuccherino, come i frutti estivi, per metà salato, come acqua di mare. Armonia, freschezza, naturalezza. Sono queste le sensazioni principali evocate da una delle fragranze fruttate e floreali più iconiche dell'universo Armani. Ananas, pesca, vodka e melone regalano alla fragranza il suo tenore zuccherino. Poi, in seconda battuta, sbocciano i fiori. Giglio, fresia, violetta, jasmin, giacinto, ylang ylang, mughetto e rosa danno vita a un paesaggio olfattivo luminoso come un giorno d'estate. Il fondo della fragranza rivela una freschezza verde e balsamica, scandita dal legno di sandalo, dall'ambra, dal muschio, dal cedro e dallo styrax. Il profumo è racchiuso all'interno di una boccetta stondata in vetro satinato color acqua di mare. Agli occhi, prima ancora che all'olfatto, appare immediatamente la freschezza.
Giorgio Armani Acqua di Giò Eau de Toilette:
- Fragranza floreale fruttata
- Note fiorite: giglio, fresia, violetta, jasmin, giacinto, ylang ylang, mughetto e rosa
- Accordi fruttati: ananas, pesca, vodka e melone
- Accordi di fondo: legno di sandalo, ambra, muschio, cedro styrax
È nata nel 1982 a Perugia, nello stesso concitato giorno in cui l’Italia vinceva ai mondiali. Nella sua città natale, frequenta il liceo classico, per poi abbandonare i vocabolari di greco e latino in favore dell’architettura, studiata a Firenze, ...
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