Vivo è il produttore cinese di smartphone arrivato da poco anche in Italia. La società, infatti, ha fatto il suo debutto nel Bel Paese lo scorso anno con il lancio di X51 5G: lo smartphone dotato di una fotocamera con sistema cardanico come quello dei gimbal. Come spesso accade, la proposta top di gamma è stata affiancata poi da prodotti di fascia media e bassa con vivo Y70, Y20s, Y11s e il catalogo si è pian piano allargato con l’arrivo di X60 Pro e V21 dotato di una fotocamera anteriore da 44 Megapixel.
Per sottolineare la qualità costruttiva dei suoi prodotti, Vivo ha spiegato come vengono testati snocciolando le varie fasi di test all’interno di un documento ufficiale.
Vivo sottopone gli smartphone a test di caduta estensivi per verificare l’effettiva resistenza e durabilità. Così, prima di raggiungere il mercato, il prodotto viene fatto cadere più di 100 volte su una superficie solida a un’altezza di oltre un metro e da 26 angolazioni diverse. Lo smartphone viene poi pressato oltre 1000 volte da macchine particolari in grado di simulare la pressione effettuata quando posti nella tasca posteriore di un jeans.
Dopo questa fase, si passa al test di torsione che cerca di piegare lo smartphone per circa 500 volte con una forza di 2 N.m di coppia: delle presse robotiche esercitano poi chili di forza su piccole aree del dispositivo oppure vengono utilizzati dei cuscinetti a sfera in acciaio che cadono ripetutamente sulla superficie dello smartphone.
Oltre ad offrire resistenza in casi particolari, è bene che gli smartphone sopravvivono all’uso quotidiano, ciò vuol dire che i pulsanti fisici, il sensore biometrico e le porte di ingresso devono poter resistere alla pressione esercitata ogni giorno. Così il pulsante d’accensione viene testato per oltre 1 milione e mezzo di volte, il bilanciere del volume per oltre 70 mila volte, il sensore biometrico viene premuto per 500 mila volte e un cavo viene inserito e tolto per circa 10 mila volte.
Chi di noi non ha mai lanciato lo smartphone sul divano o sul letto? Vivo testa anche la resistenza in questa situazione con oltre 40 mila test di lancio.
Per i test di resistenza all’acqua e alle temperature estreme, vivo afferma di sottoporre lo smartphone a test davvero duri: vengono spruzzati per ore con acqua salata e lasciati a temperature estreme che vanno da -40° a +75°.
Tuttavia, non viene testata solamente la resistenza fisica. Per ogni nuovo modello, vengono testate anche l’antenna RF per la qualità del segnale, la fotocamera, le prestazioni in ambito gaming e in attività a lunga durata.
Vivo X200 Pro è uno fra i migliori smartphone top di gamma per fare foto e video, anche grazie alla collaborazione con Zeiss. Un’alternativa a modelli come il Google Pixel 9 Pro,
Dopo un periodo di pausa in Europa, Vivo è tornata sui suoi passi presentando anche in Italia due nuovi smartphone della serie V40, entrambi orientati nella fascia intermedia del mercato. Ciò ha
Scrivi un commento