Fino a poco tempo fa il futuro dei televisori sembrava essere tutto nelle dimensioni. Con la diffusione degli schermi piatti e parallelamente dei formati più grandi, è diventato molto chiaro che c’è un limite alle dimensioni che i televisori possono raggiungere per il mercato casalingo. Ecco perché, al di là delle tecnologia e di caratteristiche come la risoluzione, una delle tendenze del futuro potrebbe essere nei televisori modulari.
Ma in cosa consistono? Innanzitutto dobbiamo sottolineare che questa tecnologia già esiste. Certo è ancora ben lontana dall’essere ampiamente diffusa ma è comunque stata già sperimentata. I singoli moduli di questi televisori possono essere riorganizzati a piacimento passando, ad esempio, dal tradizionale formato 16:9 a quello 32:9. Fino ad ora uno degli esempi più recenti è arrivato da Samsung con il televisore The Wall che, nella sua configurazione più grande arriva a 146 pollici, mentre in quella più piccola, definita The Window, raggiunge i 75 pollici.
I vantaggi di questa tecnologia riguardano sia i produttori, da una parte, che i consumatori dall’altra. Pensate, ad esempio, se dovete cambiare casa o spostare il televisore in un’altra stanza. Riorganizzare i moduli del pannello permetterebbe di adattare il televisore alle dimensioni del nuovo ambiente (quando si valuta l’acquisto ci sono dei precisi criteri che dovrebbero essere presi in considerazione) senza dover acquistare necessariamente un nuovo dispositivo.
Dall’altra parte, per i produttori, questo significherebbe un grosso passo avanti in termini di logistica. Dover distribuire pannelli di dimensioni sempre più grandi ha dei costi notevoli e la possibilità di poter rendere più pratico il trasporto avrebbe delle conseguenze non indifferenti su modelli come, ad esempio, un 75 pollici.
Al momento è difficile dire che livello di qualità questo formato di televisori potrà raggiungere in futuro. Fino ad ora i pochissimi modelli presentati sfruttano i microLED che garantiscono la stessa qualità degli OLED senza però dover fare ricorso alla retroilluminazione e con una resa dei neri molto più viva. L’arrivo dei televisori con questa tecnologia è previsto per il prossimo anno e molto probabilmente la vedremo implementata anche sui successori di modelli come Samsung TU7070, nella variante da 75 pollici.
Al momento, modelli modulari come The Wall sono pensati per il settore commerciale, quindi i prezzi non possono che essere inevitabilmente alti. Ogni singolo modulo ha infatti un costo che si aggira intorno ai 16.000 dollari. E chiaramente, considerato che ne serve un buon numero per realizzare uno schermo di grandi dimensioni, è facile capire come al momento questa tecnologia sia al di fuori della portata dei consumatori (o almeno della stragrande maggioranza).
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