Microsoft sviluppa uno strumento per passare da Windows 10 a Windows 11

Microsoft ha avviato lo sviluppo di uno strumento pensato per semplificare il passaggio da Windows 10 a Windows 11, rendendo più immediato il trasferimento dei dati da una versione del sistema operativo all’altra sui PC degli utenti. Si tratta di una novità che, in parte, era già emersa nelle versioni beta di Windows 11, dove era stato individuato un tool utile per migrare dati e impostazioni da un sistema all’altro.

Il tool, attualmente denominato Windows Migration, è stato scoperto grazie a un attento lavoro di analisi delle build più recenti da parte di PhantomOfEarth, un leaker piuttosto noto nel settore, che ha diffuso su X (ex Twitter) le su “scoperte”. Le prime tracce sono state trovate nella versione 19045.6029 distribuita tramite il canale Release Preview, anche se l’app risulta al momento nascosta e accessibile solo tramite strumenti esterni come VivTool, utilizzando un ID specifico. Questo suggerisce che Microsoft è ancora nelle fasi primordiali del progetto e che lo strumento non è ancora pronto per un test pubblico esteso.

Da Windows 10 a Windows 11

Windows Migration sembrerebbe funzionare come estensione dell’attuale applicazione Backup integrata in Windows 10, ma con uno scopo molto più mirato: agevolare la transizione verso Windows 11. Il suo utilizzo dovrebbe prevedere che i due dispositivi siano collegati alla stessa rete locale, mentre la procedura di accoppiamento tra i sistemi potrebbe basarsi su nomi di dispositivo e codici OTP. Sebbene i dettagli operativi siano ancora limitati, è evidente l’intenzione di Microsoft di proporre un’esperienza il più semplice possibile, cercando di abbattere una delle frizioni più comuni che riguardano il passaggio a Windows 11: il dover spostare dati durante l’upgrade.

Questa mossa, oltre ad agevolare gli utenti, sembra inserirsi in una strategia più ampia: spingere con più vigore l’adozione di Windows 11 in vista della fine del supporto ufficiale a Windows 10 (previsto a ottobre 2025). Una scadenza che si avvicina e che, per molti utenti con PC non compatibili, potrebbe implicare un cambio di hardware.