Recensione Realme 11 Pro 5G: tanta qualità ma a un prezzo abbordabile

Il nuovo Realme 11 Pro 5G è uno smartphone di fascia media che vanta uno schermo AMOLED appariscente e una dotazione completa.
Di Dario d'Elia 20 Luglio 2023
realme 11 pro recensione

Il nuovo Realme 11 Pro 5G si distingue e fa distinguere per un design unico e lussuoso: il suo rivestimento in ecopelle è un tocco di classe che nella fascia media (e non solo) forse non si è mai visto. Tecnicamente è un passo indietro rispetto al Realme 11 Pro+, ma se la gioca con il Redmi Note 12 Pro 5G e il Poco X5 Pro; il Galaxy A34 forse è complessivamente più equilibrato, ma sul fronte fotografico non riesce a fare meglio. Ad ogni modo la nostra guida sugli smartphone di fascia media può essere d’aiuto. In sintesi l’11 Pro è davvero promettente anche grazie al suo appariscente AMOLED da 6,7 pollici, ma è bene andare con ordine per comprenderne pregi e qualche limite.

Realme 11 Pro: design ricercato e quasi lussuoso

Il nuovo Realme 11 Pro deve il suo rivestimento in pelle vegana – per altro disponibile nei colori verde o beige – al gusto dell’ex-designer di Gucci Matteo Menotto. Sua l’idea di renderne l’aspetto così prezioso mettendo in gioco anche una fettuccia centrale colorata ed eleganti cuciture a vista. Volendo c’è anche una versione con pannello plastico nero, decisamente più anonima. Dopodiché è pur sempre uno smartphone con struttura in materiale plastico, sebbene con un vetro temperato frontale con spigoli arrotondati. Le dimensioni sono di 161,7 x 73,9 x 8,2 mm, mentre il peso è di 183 grammi.

Nella zona posteriore c’è un’enorme isola a forma di cerchio che ospita la fotocamera principale. Complessivamente appare solido e ben rifinito, peccato solo per la mancanza della certificazione di resistenza a liquidi e polvere. Nella zona superiore c’è una piccola griglia che ospita l’altoparlante e un microfono, nella parte inferiore c’è lo slot per la SIM, il microfono principale, un altro altoparlante (più potente dell’altro) e una porta USB-C. Infine sul lato destro ci sono i tasti volume e quello di accensione/spegnimento. Bello, maneggevole e non troppo pensate.

realm 11 pro display

Realme 11 Pro 5G

Realme 11 Pro: display AMOLED da primato

Realme 11 Pro condivide lo stesso display dell’11 Pro+, quindi AMOLED da 6,7 pollici con risoluzione 1080p, profondità colore a 10 bit, frequenza di aggiornamento a 120 Hz, risposta al tocco a 360 Hz, dimming PWM a 2160 Hz (di conseguenza la luminosità affatica meno l’occhio) e persino il supporto HDR10+. Senza girarci troppo intorno bisogna ammettere che la resa colore è ottima, con luminosità di picco molto buona e soprattutto un HDR appariscente con i servizi streaming. La frequenza a 120 Hz rende tutto molto fluido, anche nei videogiochi. Da sottolineare però che incide sui consumi quindi meglio lascia decidere al terminale quando abilitarla, mantenendo l’opzione automatica attiva.

Ampia la disponibilità di opzioni visive: quattro sono per l’impostazione schermo (Vivid, Natural, Pro Cinematic e Pro Brilliant) e due sono per il miglioramento della resa video (Video Color Boost e Bright HDR Video Mode). Senza contare quella delle frequenze: da 60 Hz a 120 Hz. In sintesi sullo schermo Realme ha fatto davvero un gran lavoro: eccellente.

Realme 11 Pro 5G

Realme 11 Pro 5G

Realme 11 Pro: hardware e software in equilibrio

Il Realme 11 Pro si affida a un system-on-chip MediaTek Dimensity 7050 5G che accoglie una CPU octa-core e una GPU Mali G 68 MC4. Il tutto abbinato a 12 GB di RAM e 8 GB di RAM virtuale, nonché 256 GB o 512 GB di spazio di archiviazione – a seconda delle versioni. Da ricordare che lo spazio non è incrementabile, poiché non è presente lo slot per memorie. Completano la dotazione i supporti Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, NFC, aptx HD, Dolby Atmos, lettore di impronte digitali e riconoscimento facciale e altoparlanti stereo.

Per valutare l’hardware bisogna partire dall’interfaccia Realme 4.0 che sormonta Android 13: il risultato complessivo è molto buono e si rileva anche un’apprezzabile fluidità. La combinazione funziona e il tema Aquamorphic, che offre una versione moderna ma più essenziale di Android, coglie davvero nel segno. Al solito si può personalizzare ogni dettaglio: stile, fondi, icone, animazioni, etc. Ma la qualità più utile è che convivono due anime nello smartphone: si può dare sfogo a ogni proprio bisogno con una personalizzazione sartoriale oppure prediligere una versione semplificata ed essenziale. Senza contare poi che la modalità standard è godibilissima e senza fronzoli.

Sotto la scocca batte un cuore apparentemente nuovo. In realtà il Dimensity 7050 5G è una leggera evoluzione rispetto al Dimensity 920 5G che monta il Realme 9 Pro+. Ciò vuol dire che l’incremento di potenza rispetto al passato è minimo e anche che rispetto agli Snapdragon 778 e Exynos 1380 dei Poco X5 Pro e del Galaxy A54 c’è ancora distanza. Lo stesso vale per la GPU. Però attenzione, non vuol dire che faccia male, ma solo che è un buon fascia media che si comporta bene in ogni scenario più che eccellere su un fronte specifico.

Realme 11 Pro: foto e video di qualità

Realme 11 Pro ha un comparto fotocamere evoluto con qualche marginale criticità. Nella zona posteriore ha un sensore Samsung Isocell HP3 da 200 Megapixel, un ultra grandangolare da 8 Megapixel e una macro da 2 Megapixel, mentre per i selfie si affida a un’unità da 32 megapixel. L’interfaccia è la classica già vista sulle linee Realme e Oppo, quindi intuitiva, completa e facile da usare.

Dopodiché quando si procede con lo scatto standard la risoluzione predefinita è di 12 Megapixel e il risultato è molto buono: ottimi dettagli, contrasto elevato, gamma dinamica soddisfacente e poco rumore. Poi però si entra nello spettro del gusto personale perché i colori saturi offrono un risultato nitido ma poco realistico. Tutto appare super anche se si scatta a un anonimo condominio di periferia in una giornata poco luminosa. Le foto ad alta risoluzione (100 Megapixel) soffrono della stessa “debolezza” ma certamente aiutano nella fase di editing quando si desidera attuare un crop di un dettaglio. Il risultato migliore si ha senza dubbio, anche sotto il profilo della naturalezza, quando si scatta a 100 Megapixel e poi si ridimensiona a 12 Megapixel. Gli scatti selfie invece rientrano davvero nella media: discreti dettagli, sfocatura dello sfondo accettabile, contrasto dignitoso. Abilitando l’HDR si ottiene una gamma dinamica superiore a scapito però dei dettagli.

Quando la luce ambientale è ridotta, quindi nei classici scenari notturni, si attiva automaticamente la modalità Nightscape (l’icona è a forma di luna): in pratica la fotocamera principale mette in gioco sensori e intelligenza artificiale per ottenere foto luminose e appariscenti. Anche in questo caso il risultato è un po’ artificiale, mentre nella modalità standard si ottiene meno brillantezza ma più naturalezza.

Per quanto riguarda i video il massimo che si può raggiungere è di 4K a 30 FPS o 1080p a 60 FPS con la fotocamera principale e 1080p a 30 FPS con quella selfie. La stabilizzazione elettronica è sempre attiva per la prima e opzionale per la seconda, ma comunque non funziona in risoluzione 4K. Al netto di questi dettagli i video risultano di qualità, vividi e dai bei colori, però sulla stabilizzazione c’è ancora lavoro da fare. Se l’intenzione è di puntare tanto su riprese dinamiche meglio prediligere modelli come Huawei P50 Pro o OnePlus 9 Pro, ma la spesa aumenta considerevolmente.

Realme 11 Pro: ottima autonomia

Il Realme 11 Pro si affida una batteria da 5000 mAh, come fanno il 10 Pro e il 9 Pro. Dovrebbe assicurare circa 29 ore di autonomia di chiamata, oltre 18 ore di riproduzione video, circa 8 ore di gioco o 400 ore di standby. Al solito è difficile confrontare questi dati con il quotidiano di ogni utente, ma possiamo confermare che si possono ottenere ottimi risultati con questo prodotto arrivando a fine giornata ancora con un buon margine. In periodi poco intensi si può arrivare anche a coprire due giorni con una singola carica. L’unico limite è che il terminale supporta la ricarica veloce a 67W invece che quella a 100W, ma davvero sono inezie perché la ricarica completa comunque si concretizza in meno di 50 minuti e il 50% si raggiungere in meno di 20 minuti.

Realme 11 Pro: perché acquistarlo?

Pro

Contro


Il Realme 11 Pro ha un design unico ed elegante, un ottimo schermo AMOLED, supporta il Dolby Atmos, HDR10+ e vanta un comparto fotografico soddisfacente. Il rapporto qualità-prezzo è vantaggioso. Gli unici limiti sono nella debolezza del sistema di stabilizzazione e nella resa di scatto un po’ artificiale. Però davvero, per molti potenziali clienti potrebbero risultare inezie.

Pubblicato il 20 Luglio 2023
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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