Il Sonos Era 300 è lo speaker wireless più versatile dell’azienda californiana: nasce infatti per abbinare la qualità musicale a una tecnologia surround di classe premium basata su Dolby Atmos, ovviamente senza dimenticare le funzioni smart. Sul fronte musicale le migliori alternative sono l’Apple HomePod, il Bose Home Speaker 500 e il B&O Beolit 20, ma per l’audio tv ha pochi contendenti se non HomePod abbinato a Apple TV 4K.
Ad ogni modo il Sonos Era 300 inaugura davvero un nuovo corso, mentre il Sonos Era 100 è semplicemente una versione leggermente rinnovata dello storico e apprezzato Sonos One. Fermo restando il fatto che entrambi si affidano a un collegamento via cavo per l’alimentazione, quindi non sono stati pensati per la mobilità come ad esempio il Sonos Move.
Il Sonos Era 300 ricorda una sorta di cilindro a sezione ovale con svasatura centrale: è molto compatto e misura solo 160 x 260 x 185 mm. Si può scegliere in colore bianco o nero e considerati gli ingombri è davvero di ridotto impatto visivo. Decisamente più piccolo rispetto all’attuale top di gamma musicale Sonos Five. Nell’area superiore dispone di una interfaccia touch per la gestione tracce, volume ed assistente vocale. Non mancano poi un tasto per il pairing Bluetooth e un tasto a slitta per attivare/disattivare il microfono dell’assistente vocale.
Un altro dettaglio chiave è che si tratta comunque di uno speaker stereo, che ovviamente in coppia riesce a esprimere ancora più potenza e soprattutto diventa perfetto per un eventuale impianto surround. L’unica limitazione è che è compatibile solo con soundbar, frontali, posteriori e subwoofer Sonos. Idealmente una soundbar Sonos Arc, il Sub Mini e due Era 300 posteriori o laterali sono in grado di regalare un’esperienza Dolby Atmos da primato considerando la somma di tutti gli altoparlanti – nello specifico 7.1.4.
La componentistica interna è di primo livello. Sono presenti 6 amplificatori di classe D, 2 tweeter centrali e 2 tweeter laterali, che si occupano di distribuire il suono in ogni direzione, e 2 woofer che guardano a destra e sinistra. Il risultato è un effetto audio avvolgente, ulteriormente esaltato dal supporto alla tecnologia spaziale di Amazon Music Unlimited e Apple.
Da sottolineare che per la riproduzione musicale la piattaforma sfrutta le tecnologie Wi-Fi 6, AirPlay 2 e Bluetooth 5. In base al tipo di applicazione impiegata in pratica si gioca un accesso diverso. La soluzione Sonos non può prescindere dal Wi-Fi, mentre volendo con i prodotti Apple si può usare AirPlay 2 e con gli altri il Bluetooth. L’ideale è impiegare l’app Sonos con le app streaming embeddate oppure l’iPhone via AirPlay 2; il Bluetooth sarebbe da evitare poiché ha la resa peggiore. Le differenze si notano soprattutto con i formati audio di maggiore qualità, come Flac, Alac, Aiff e Wav. L’Era 300 supporta anche Mp3, Mp4, Mp4A, Wma, Aac e HeAac e Ogg.
Infine una delle qualità più apprezzate del mondo Sonos è senza dubbio la tecnologia Trueplay, che permette di attuare un’analisi ambientale automatica per equalizzare al meglio l’impianto. Adesso sono disponibili due modalità: una totalmente automatica che sfrutta solo i microfoni integrati dell’Era 300 e quindi la sua posizione rispetto al resto; l’altra più dettagliata che tira in ballo l’iPhone e richiede una procedura di pochi minuti. È incredibile, ma questa soluzione risolve ogni problema di vetrate, spazi angusti e riflessi: il risultato è suono più equilibrato e gradevole.
A livello di connessioni fisiche è presente solo una porta usb-c che però può essere impiegata solo tramite accessori Sonos opzionali. Questi sono disponibili nella versione Ethernet oppure Ethernet + line-in audio da 3,5 mm.
Sonos Era 300, rispetto agli smart speaker tradizionali come ad esempio la linea Echo oppure il Nest Audio vanta una qualità musicale nettamente superiore, e comunque supporta Amazon Alexa nativamente – purtroppo non Google Assistant per questioni di accordi legali. In tal senso è un bonus poter gestire la domotica di casa. Utile anche l’assistente vocale Sonos per la gestione di ogni comando musicale. Però quello che conta è la resa musicale, le qualità multi-room con altri dispositivi Sonos e il supporto Dolby Atmos. L’azienda non ha comunicato la potenza complessiva ma considerati i decibel forniti al 50% del volume si può stimare tra i 200 e 300 Watt, quindi ideali per qualsiasi tipo di stanza, anche un salotto di grandi dimensioni. Difetti? Forse il prezzo di listino di 499 euro è un po’ alto e sui bassi l’esigenza di mantenere compatto il dispositivo ha inficiato un po’ la profondità dei bassi.
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