Samsung Galaxy Z Flip è il pieghevole che tutti aspettavano: uno smartphone che riprende l’idea dei cellulari a conchiglia e la materializza nel 2020, insieme a cornici ridotte, un ottimo comparto fotografico e un modernissimo schermo AMOLED con una cerniera al centro.
Z Flip è un dispositivo che cambia drasticamente l’idea di pieghevole già vista con il primo Galaxy Fold, con uno smartphone che una volta ripiegato diventa ancora più piccolo e portatile e che non rinuncia agli aspetti dell’attuale quotidianità, con prestazioni molto buone degne di un un top di gamma del 2020.
Ma com’è ritornare a chiudere uno smartphone con così tanta potenza, come si faceva con un cellulare a conchiglia dei primi anni 2000?
Dopo averlo provato per alcuni giorni, ecco qual è stata la nostra esperienza.
Voto: 9/10
Non si può non iniziare dal design di Galaxy Z Flip, unico e inconfondibile, seppur il meccanismo di apertura ricordi quello usato dal nuovo Motorola Razr. Quando richiuso è grande solamente la metà di un iPhone 11 Pro e spesso 17,3 millimetri. La cosa più sorprendente è però il peso: appena 183 grammi lo rendono uno dei top di gamma più leggeri, considerando che l’iPhone 11 Pro Max pesa ben 226 grammi.
Quando aperto invece le dimensioni sono di 167,3 millimetri di altezza con uno spessore di soli 7,2 millimetri. I tasti nella parte laterale sono facilmente raggiungibili e l’ergonomia diventa quella di un tradizionale smartphone con display da 6,7 pollici.
La piega dello schermo si vede molto meno rispetto a quanto avveniva su Galaxy Fold e rende l’uso più piacevole, oltre a restituire una maggiore sensazione di robustezza.
Voto: 8,5/10
Galaxy Z Flip ha due display: uno esterno, visibile quando richiuso. Ha una diagonale di 1,1 pollici e tecnologia Super AMOLED. Quando lo smartphone viene richiuso permette di visualizzare alcune informazioni come l’ora, il meteo e le notifiche arrivate, ma le dimensioni ridotte non permettono di vedere molte informazioni e per approfondire il testo di un messaggio sarà comunque necessario aprire lo smartphone.
A tal proposito risulta più comodo il display di Motorola Razr, che con una diagonale di 2,7 pollici permette di visualizzare una porzione di testo più ampia. Il display principale è invece un’unità da 6,7 pollici con tecnologia Dynamic AMOLED e fattore di forma 20:9. La possibilità di poterlo usare anche se non aperto completamente rende l’uso davvero piacevole, anche con una mano.
Torna comodo il multiwindow, soprattutto quando si lavora: lo schermo ripiegato può visualizzare un’applicazione nella parte superiore e un’altra nella parte inferiore, per cui per esempio mentre scrivo questo articolo posso tenere sotto controllo la chat di lavoro e la casella e-mail con lo smartphone comodamente appoggiato sulla scrivania con la parte alta rialzata in modo da avere una maggiore visibilità e senza usare supporti di terze parti. Una comodità assoluta.
Il rivestimento plastifico dello schermo aumenta però la riflettanza, causando qualche problema di visibilità all’aperto alla piena luce del sole. In condizioni normali però i colori sono fantastici e l’esperienza non fa rimpiangere quella che si ha con un Galaxy S10.
Voto: 8,5/10
Sotto la scocca non c’è un processore Exynos, come su Galaxy S20 Plus, bensì lo Snapdragon 855+, esattamente lo stesso SoC usato su OnePlus 7T Pro. Una scelta azzeccata che in abbinamento a 8 GB di RAM e 256 GB di archiviazione interna permette di far volare il dispositivo con qualsiasi applicazione.
L’esperienza viene sicuramente arricchita dal software: Android 10 è personalizzato con l’interfaccia One UI 2, che consente di avere alcune funzioni studiate ad hoc per sfruttare appieno la piega del dispositivo.
Le applicazioni vengono tenute in memoria anche con un uso piuttosto pesante e il passaggio dall’una all’altra è sempre fulmineo. Il 2020 ha portato diversi terminali compatibili con la connettività 5G, ma nell’uso reale, questo Z Flip con processore del 2019, è la dimostrazione come non sia necessaria la rincorsa a una maggiore potenza e come un processore possa garantire ottime performance da un anno all’altro.
Voto: 8/10
Il comparto fotografico si basa su due sensori da 12 Megapixel abbinati rispettivamente a un’ottica molto luminosa e stabilizzata meccanicamente e a un obiettivo grandangolare. Ovviamente, anche per un semplice discorso numerico, le prestazioni non raggiungono quelle di S20 Plus, ma non possiamo neanche dire che le fanno rimpiangere.
Le immagini sono infatti molto buone, perfette per un utilizzo social ma anche per qualche stampa o a livello professionale, con qualche piccola accortezza. I risultati soddisfano in pieno, grazie a un buon contrasto, a colori fedeli e mai troppi saturi. Perde qualcosina in notturna, quando si nota abbastanza la formazione di rumore digitale e una piccola perdita dei dettagli.
Lato video è possibile effettuare riprese fino a risoluzione 4K 60 fps, oltre alla presenza della modalità Slow-Motion in grado di registrare filmati rallentati a 960 fps in FullHD.
La fotocamera frontale è integrata tramite un piccolo foro ed è la stessa di S20, con risultati molto buoni.
Voto: 8/10
La batteria da 3300 mAh può sembrare piccola se comparata ai 4000 mAh di S20 base, ma in realtà, grazie alla costruzione che di fatto permette di non usare il display principale quando lo smartphone è richiuso, risulta più che adatta per poter condurre a sera con tranquillità.
Nella nostra giornata tipo siamo tranquillamente riusciti ad arrivare a 15 ore di utilizzo complessivo con 5 ore di schermo acceso. Certo è che se si attraverserà una giornata particolarmente impegnativa sarà comunque necessario effettuare una piccola ricarica, soprattutto in caso di utilizzo intenso del display principale.
La connettività è completa, con Bluetooth 5.0, Wi-Fi, GPS, NFC e supporto alla Dual-SIM. Manca la connettività 5G, un’assenza che stona considerando il prezzo di 1520 euro.
Voto: 8,5/10
Galaxy Z Flip è un precursore, come Motorola Razr, come Galaxy Fold e come Huawei Mate Xs e come tale è facile puntare il dito. È costoso, è strano, è diverso, diverso da tutti gli altri e proprio per questo forse difficile da comprendere? Perché dovrei voler piegare lo schermo se in tutti questi anni non ne ho sentito il bisogno? Ma dopotutto, perché no?
Il prezzo di listino di 1.520 euro non è sicuramente alla portata di tutti ma dall’altro lato offre tutto ciò che è possibile desiderare da un dispositivo di fascia alta di fatto unico, in quanto la cerniera centrale e la possibilità di richiuderlo a conchiglia offre scenari di utilizzo impensabili nell’era moderna fino a poco più di un anno fa.
Si parla da dieci anni a questa parte di presunti schermi flessibili e adesso finalmente sono tra noi. Una tecnologia ancora alle prime fasi di sviluppo ma che Galaxy Z Flip riesce a sfruttare al meglio, offrendo un’esperienza unica e di fatto usabile da chiunque.
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