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Vino e Cantina: fondata nel lontano 1798, la maison Jacquesson ha lasciato una forte impronta nella storia dei vini champagne. Pur molto piccola nelle dimensioni e nei numeri, è una cantina che punta con decisione verso l’eccellenza, tanto da conquistare nell’800 il palato sopraffino di Napoleone. Fra i vini spumanti più rappresentativi della cantina di Dizy, risplende di luce propria la Jacquesson Cuvée N. 744 Champagne AOC Extra Brut, emblema della finezza che caratterizza tutti i prodotti del brand.
Vitigni: costruito con il classico taglio di uve degli champagne, vede una netta prevalenza dello Chardonnay rispetto al Pinot Noir ed al Pinot Meunier.
Suoli: suolo e clima sono gli elementi che più caratterizzano il profilo gusto-olfattivo degli champagne. Poste su terreni in prevalenza gessosi e marnosi, le viti assorbono le sostanze minerali trasformandole in sensazioni gustative. Mentre l’acidità è conferita al vino dalle condizioni climatiche piuttosto avverse che sono responsabili della netta escursione termica fra giorno e notte. E nel caso di Jacquesson, il fenomeno è ancora più evidente poiché i vigneti sono posizionati nella punta nord dell’area di riferimento.
Vinificazione: per Jacquesson la qualità ha da sempre la priorità sulla quantità. Ecco perché i vini non vengono messi in commercio in ordine cronologico ma a seconda del loro livello di maturazione. La Cuvée N. 744 fonde armoniosamente i vini d’annata con eccezionali riserve, per perseguire l’equilibrio massimo. Dopo la presa di spuma un bottiglia, devono trascorrere almeno 36 mesi sui lieviti prima di procedere con la sboccatura.
Descrizione sensoriale: giallo tendente al dorato, è accompagnato da un perlage molto fine. Al naso si apre con sentori tipici di agrumi, frutta candita e crosta di pane. Mentre al palato regna l’armonia, favorita da un’appagante cremosità.
Abbinamento: dall’antipasto al secondo, purché siano cibi raffinati e saporiti, come il fois gras ed il salmone.
Nella parte più settentrionale dell’area dello Champagne. In particolare, sono i comuni di Ay, Dizy, Hautvillers, Avize e Oiry a ospitare i vigneti le cui uve sono utilizzate in fase di vinificazione. Parliamo di circa 25 ettari vitati che danno vita a 250.000 bottiglie.
Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Il classico taglio dei vini champagne è però declinato con una prevalenza netta di uve Chardonnay, la cui percentuale si assesta intorno al 60%. Gli altri due vitigni, invece, contribuiscono in parti uguali, ovvero al 20% ciascuno. Naturalmente, a seconda dell’annata, le percentuali possono variare.
Dopo la raccolta delle uve, le stesse arrivano in cantina per un’attenta selezione. Alla pressatura soffice fa seguito la fermentazione alcolica. Una volta conclusa, l’aggiunta del liqueur de tirage dà vita alla rifermentazione in bottiglia che caratterizza il metodo Champenoise. Dopo tre anni sui lieviti, è il momento della sboccatura cui seguono il dosaggio e la tappatura.
Eccezionale a tutto pasto, mette la propria versatilità al servizio delle grandi occasioni. Ottimo in coppia a tartine, fritture e crudité di pesce, si sposa molto bene con le carni bianche di pregio. Ma accompagna a dovere anche il salmone ed il rombo. Perfetto col fois gras, stupisce con le pizze gourmet.
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