Taboo è uno di quei giochi da tavolo culto firmati Hasbro che tutti conoscono. Il principio è semplice: far indovinare alla propria squadra una parola, come per esempio la parola calorie. Facile, vero? Peccato che per farlo non bisogna utilizzare le parole tabù, che sono peso, bruciare, alimentazione, grassi, regime, contare. Insomma tutto quello che normalmente farebbe arrivare alla parola giusta non può essere detto. Il gioco consiste a inventare strategie alternative senza che possano essere dati gli indizi più scontati. E se per sbaglio si pronuncia una delle parole tabù, allora si perde un punto. A rendere il tutto ancora più avvincente, c’è la clessidra. La parola o la frase devono infatti essere indovinate in un tempo impartito. Passato il tempo, si perde il punto. Se la versione classica di Taboo sembra essere ancora troppo facile, allora perché non alzare l’asticella della difficoltà e passare di livello? A disposizione si hanno quattro varianti di gioco dedicate ai giocatori esperti, ai duri che cominciano a giocare solo quando il gioco si fa duro. Fra queste c’è la versione che dà diritto a un solo compagno di squadra di indovinare la parola, prima che l’avversario non indovini lui la parola e pigi il tasto sonoro per pronunciarla lui. Taboo è un gioco perfetto per le giornate in famiglia, perché fa divertire grandi e piccini, a partire dai 13 anni in su. Il divertimento, dopo un pranzo o una cena tutti insieme è assicurato.
Hasbro Taboo in pillole:
- Dai 13 anni in su
- Adatto a grandi e piccini
- Quattro varianti di gioco a difficoltà crescente
È nata nel 1982 a Perugia, nello stesso concitato giorno in cui l’Italia vinceva ai mondiali. Nella sua città natale, frequenta il liceo classico, per poi abbandonare i vocabolari di greco e latino in favore dell’architettura, studiata a Firenze, ...
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