Aspirapolvere robot: 5 aspetti da considerare prima dell’acquisto

Di Vittorio Pipia 23 Gennaio 2021
aspirapolvere robot cosa valutare prima acquisto

Gli aspirapolvere robot (scopri qui tutti i prezzi aggiornati in tempo reale) sono tra gli elettrodomestici che più hanno destato la curiosità di milioni di utenti in tutto il mondo. Permettono infatti di pulire superfici anche grandi senza l’intervento umano. Se i primi esemplari seguivano una logica del tutto casuale, quelli più moderni come il Deebot Ozmo 920 e l’iRobot Roomba i7+, non solo sono in grado di mappare le superfici, ma individuano gli oggetti sparsi nell’ambiente in modo da adattare il percorso di pulizia nel modo più efficace possibile.

Il mercato oggi offre tantissime soluzioni valide anche nella fascia più bassa del mercato. Le soluzioni top di gamma invece offrono funzioni extra come anche la possibilità di funzionare da videocamere di sorveglianza, oppure quella di avere una base che permette di svuotare automaticamente il serbatoio raccogli polvere. In questo modo il processo di pulizia diventa completamente automatico.

La grande varietà di funzioni potrebbe rendere difficile capire cosa effettivamente sia utile o meno. Proprio per questo abbiamo realizzato questo articolo in cui analizziamo cinque aspetti da valutare prima di acquistare un aspirapolvere robot.

migliori robot aspirapolvere

L’aspirapolvere robot è un valido alleato della routine quotidiana.

1. Mappatura intelligente: serve davvero?

Si sente sempre più spesso parlare di mappatura intelligente, ma serve davvero? Prima di tutto, cosa è la mappatura intelligente? Il robot che integra tale funzione è in grado di scannerizzare l’area di lavoro e costruire dunque una vera e propria mappa con cui l’utente può interagire tramite un’applicazione.

Questa è una possibilità che si può trovare anche su modelli di fascia media, come l’Ozmo 905 ed è ovviamente presente su tutti i dispositivi di fascia più alta come il Neato D750, il Roomba i7+ e il Deebot T8 Aivi.

È davvero essenziale? Può essere utile nel momento in cui viene usata in una superficie molto grande in cui le aree non necessitano tutte dello stesso tipo di pulizia. Per esempio, è logico che la cucina o il soggiorno possano avere più bisogno del passaggio dell’aspirapolvere, mentre la camera da letto un po’ meno.

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La mappatura può tornare utile per gli ambienti più grandi, ma potrebbe non essere indispensabile.

Grazie alla mappatura l’utente può dividere l’area in diverse stanze e decidere di volta in volta quali e come pulire. Si possono inoltre definire alcune aree in cui il robot non deve accedere. Per esempio, dove ci sono le ciotole dedicate agli animali domestici, un mobile pregiato o delle piante.

La sua utilità dipende dunque non solo dalla grandezza della casa, ma da come si intende utilizzare il robot. Nel caso in cui l’appartamento copra una superficie estesa, allora potete valutare l’acquisto di Ecovacs Deebot Ozmo 950, nel caso invece che non sia estremamente grande e non si necessita di dividere le zone di pulizia, un robot d’accesso come il Deebot 605 è più che sufficiente.

2. Funzione di lavapavimenti

Sempre più robot aspirapolvere includono la possibilità di montare un panno e un serbatoio dell’acqua per il lavaggio dei pavimenti. È una funzione indispensabile o se ne può fare a meno?

Per capirlo, è necessario prima di tutto analizzare come funziona tale meccanismo. La maggior parte dei robot aspirapolvere in commercio dotati della capacità di lavare il pavimento, necessitano che l’utente installi sul corpo del dispositivo un accessorio dedicato (il panno, oppure in alcuni casi un serbatoio diverso che contiene l’acqua per il lavaggio).

Questo accessorio permette di far scorrere l’acqua sul panno, che dunque lascia un velo di liquido sulla superficie e permette di raccogliere lo sporco residuo.

Accessori lavapavimenti

Gli accessori per lavare il pavimento sono un valido aiuto, ma non in tutti i casi.

A causa dei limiti dovuti alla grandezza del panno e del robot aspirapolvere è però una funzione di relativa utilità. Può essere comparata al passaggio di uno straccio umido sul pavimento. Nel caso in cui la superficie sia ridotta può essere un’aggiunta gradita, ma nel caso di superfici molto grandi il panno e il serbatoio si rivelano insufficienti per adempiere davvero allo scopo. In questo caso potrebbe tornare utile la possibilità di dire al robot quali stanze pulire e lavare.

Bisogna poi considerare che sebbene alcuni robot dotati di questa funzione siano in grado di riconoscere automaticamente i tappeti, come il Deebot Ozmo T8 Aivi, molti altri non sono capaci di farlo. Ciò obbliga l’utente a togliere i tappeti oppure a evidenziarli nella mappa come zone da non pulire.

Il rischio è quello che il robot possa gettare acqua sul tappeto, in alcuni casi rovinandolo o incastrandosi.

3. Connettività Wi-Fi

La connettività Wi-Fi viene proposta anche sui modelli di fascia più bassa come, per esempio, l’Eufy 15C Max. È davvero indispensabile per poter utilizzare il robot?

Dipende dai casi. Se abbiamo acquistato il robot aspirapolvere in modo da farlo partire in maniera manuale quando usciamo di casa e vogliamo che pulisca sempre tutta la superficie a disposizione, allora il Wi-Fi non è assolutamente indispensabile. Questo perché sulla parte superiore del robot vengono sempre collocati i pulsanti per l’avvio e per rimandare il robot sulla stazione di ricarica. In molti modelli di fascia media e bassa viene anche fornito un telecomando che rende superflua la connettività Wi-Fi e l’utilizzo di un’applicazione.

Wi-Fi

La connettività Wi-Fi consente di gestire il robot dall’applicazione.

Dunque, qualsiasi aspirapolvere robot può essere usato senza Wi-FI. Questo perché chi ne acquista uno non sempre ha una connessione Wi-Fi in casa, oppure è destinato a persone anziane o poco avvezze all’uso della tecnologia.

Lo stesso discorso vale anche per i robot di fascia più alta anche se in questo caso c’è da fare un’altra valutazione. Se si acquista un Neato D7 per usarlo senza il Wi-Fi e di conseguenza senza applicazione, si rinuncia a tutte le funzioni avanzate. Ovvero la possibilità di programmazione, quella di poter gestire le aree da pulire e di comandarlo con gli assistenti vocali Alexa e Google Assistant. Ovviamente il robot pulirà ugualmente, ma vale la pena acquistare un dispositivo di fascia alta per non utilizzarlo nel pieno delle sue potenzialità?

4. Posizionamento delle spazzole, qual è il più efficace?

In questo caso non c’è una risposta che vada bene per tutti i casi, anche perché ogni produttore utilizza una soluzione leggermente diversa dagli altri, anche se a una prima occhiata potrebbero sembrare simili.

Neato Robotics è l’unica azienda a usare una spazzola posta praticamente sul bordo e con una lunghezza di oltre 20 centimetri. Questa permette così di coprire un’area maggiore a ogni passata e di conseguenza il tempo di pulizia sarà minore. La spazzolina laterale è però molto piccola per cui ci potrebbe essere qualche criticità con alcuni detriti.

Disposizione spazzole

La disposizione delle spazzole ha una precisa motivazione e varia da produttore a produttore.

iRobot è l’unica azienda a usare due spazzole controrotanti con una conformazione leggermente diversa tra di loro. Nel caso dell’iRobot Roomba e5 tale disposizione si rivela estremamente efficace con capelli e peli di animali. Non si attorcigliano e vengono dunque aspirati in maniera pressochè perfetta dall’aspirapolvere. Proprio per questo gli iRobot vengono consigliati a chi ha animali in casa.

Tutti gli altri robot usano poi una singola spazzola centrale posizionata più o meno al centro del corpo e una o due spazzole laterali. Una disposizione molto tradizionale che non ha particolari pregi se non l’estrema semplicità di manutenzione e sostituzione.

Le differenze tra l’uno e l’altro sono marginali. Da verificare per ogni modello l’efficacia sui tappeti e con i peli di animali.

5. Funzione auto svuotante

Da un paio d’anni a questa parte si sono diffusi in commercio gli aspirapolvere dotati di base auto svuotante. Gli aspirapolvere robot tradizionali hanno un piccolo serbatoio della capienza di circa mezzo litro, che necessita dunque di essere svuotato abbastanza spesso. Proprio per questo diversi produttori, tra cui iRobot con l’i7+, Deebot con il T8+ e Proscenic con l’M7 Pro, hanno dotato i loro modelli di una base di ricarica dotata di un potente meccanismo di aspirazione.

Base autosvuotante

La base auto svuotante rende il processo di pulizia completamente automatico, attenzione alla manutenzione.

Questo permette di raccogliere lo sporco aspirato dal dispositivo al suo ritorno alla base. In questo modo tutta la polvere e i residui verranno raccolti in un sacchetto in grado di garantire un’autonomia di circa un mese (variabile a seconda dell’utilizzo). L’utente dovrà solo cambiare questo sacchettino senza entrare a contatto con la polvere, e dunque il processo di pulizia e funzionamento del robot diventa completamente automatico.

È un aiuto che a molti può far comodo ma che non consente di dimenticarsi della normale manutenzione. Questa prevede che vengano puliti i filtri, i sensori e le spazzole da eventuali grovigli. La base auto svuotante è inoltre molto ingombrante e potrebbe causare qualche difficoltà di installazione in alcuni contesti. Da valutare dunque la sua utilità a seconda dei casi.

Pubblicato il 23 Gennaio 2021
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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