Fujifilm X-T30: fotocamera mirrorless di fascia media

Di Vittorio Pipia 21 Dicembre 2019
Fujifilm X-T30

Fujifilm ha rinnovato la sua gamma di mirrorless tra il 2018 e il 2019 con un chiaro intento: proporre a fotografi amatori e professionisti fotocamere compatte con sensore APS-C e un parco obiettivi dedicato leggero e piccolo da trasportare, senza però rinunciare all’elevata qualità di foto e video con una gradazione cromatica tra le migliori dell’intero panorama.

Intento pienamente riuscito con la nuova Fujifilm X-T30 che con un prezzo di circa 700 euro si pone come tra le migliori alternative considerando le mirrorless di fascia media. Eredita molte delle caratteristiche dalla sorella maggiore X-T3, che rimane però migliore dal punto di vista delle funzioni.

Caratteristiche tecniche

Voto: 8,5/10

In una macchina fotografica le specifiche tecniche sono importanti ma comunque vanno contestualizzate all’uso. Non è detto per esempio che un maggior numero di Megapixel sia sinonimo di maggiore qualità: molto dipende dal software, dal processore di elaborazione dell’immagine, dall’obiettivo usato. Sono però importanti per capire come la fotocamera si posiziona nel mercato e soprattutto quali siano i suoi limiti.

Fujifilm X-T30

Il corpo della X-T30 è compatto e facilmente trasportatile.

Partendo dal sensore, si tratta di un APS-C da 26,1 Megapixel X-Trans CMOS 4, lo stesso della X-T3. È retroilluminato, come anche sulla Sony A6600, caratteristica che permette di gestire meglio gli ISO e ridurre così il rumore video.

La gamma ISO va da un minimo di 160 a un massimo di 12800, ma si può estendere digitalmente anche da 80 a 51200. Come tutte le mirrorless di Fujifilm, anche in questo caso la baionetta permette di montare tutti gli obiettivi serie X, che sono un totale di 29, sviluppati appositamente per contenere ingombro e peso senza rinunciare alla qualità.

Non è presente la stabilizzazione del sensore, caratteristica in comune con altre rivali quali la Sony A6400 o la Canon EOS M50.

Il processore permette di avere accesso alle modalità Film Simulation, con la possibilità di scegliere tra 16 opzioni diverse per la simulazione pellicola.

Per quanto riguarda la registrazione video, la X-T30 è in grado di catturare filmati a risoluzione 4K a 30 fps in 4:2:2 10-bit tramite registratore esterno, altrimenti si ferma al 4:2:0 8-bit come la maggior parte dei competitor. Presente anche lo slow-motion a 1920p fino a 120fps.

Fujifilm X-T30

L’ergonomia è migliorata molto rispetto alla precedente X-T20.

Come accade in buona parte delle mirrorless dell’azienda, anche in questo caso sono presenti sia il mirino elettronico sia lo schermo LCD: quest’ultimo può essere inclinato ma non ribaltato frontalmente. La risoluzione del mirino elettronico è di 2,36 milioni di punti con un ingrandimento di 0,62x. Lo schermo permette di avere una buona visibilità in ogni condizione di luce e ha una risoluzione di 3,69 milioni di punti. È anche dotato di touch, che consente di selezionare il punto di messa a fuoco.

Nella parte laterale è poi presente una porta USB di tipo C che consente anche di ricaricare la batteria, una porta micro-HDMI e un jack per il microfono. La batteria permette di effettuare circa 380 scatti, permettendo dunque di affrontare tranquillamente la giornata lavorativa. Infine, c’è un singolo slot per schede SD.

Costruzione e materiali

Voto: 9/10

Fujifilm è riuscita a contenere il peso a soli 383 grammi per il corpo, inclusi la batteria e la scheda di memoria. Migliora anche il grip rispetto alla X-T20, che adesso consente di avere una presa più salda.

Nella parte superiore sono presenti le ghiere per il controllo dei vari parametri di scatto. Nella parte posteriore appare invece un joystick: più comodo del D-Pad per navigare tra i menu, ma a volte, date le dimensioni ridotte, difficili da manovrare, soprattutto quando si ha fretta.

Fujifilm X-T30

Nella parte laterale si nota lo sportellino che nasconde tutte le varie porte.

Tutti i comandi sono facili da raggiungere, ma chi ha le mani troppo grandi potrebbe incontrare qualche problema. Se per l’uso amatoriale ciò risulta un compromesso accettabile, chi intende farne un uso professionale dovrà abituarsi a un’ergonomia si buona, ma estremamente miniaturizzata. È il prezzo da pagare per avere una fotocamera così compatta e leggera.

Nella parte inferiore vale la pena citare lo strano posizionamento della vite da 1/4’’ per il montaggio su un treppiede. Una volta avvitata la piastra del treppiede, questa renderà inaccessibile il vano batterie.

Autofocus

Voto: 8,5/10

Il sistema di messa a fuoco della X-T30 può contare su 425 punti a rilevamento di fase che riescono a coprire quasi il 100% del sensore. L’utente potrà scegliere in autonomia uno dei punti, oppure affidarsi alle varie modalità di messa a fuoco automatica, che possono richiamare varie aree del sensore anche simultaneamente.

Fujifilm X-T30

Le ghiere in metallo consentono di avere un’ottima gestione di tutti i parametri.

Il sistema funziona molto bene e si rivela efficace anche in situazioni di scarsa luminosità. Soffre un po’ solamente quando ci sono soggetti con basso contrasto: in questo caso si verifica del focus hunting. Presente anche il rilevamento dei volti e dell’occhio, più veloce di circa il doppio rispetto alla X-T20 che va a sostituire. Un’integrazione che torna particolarmente utile soprattutto per i ritratti.

Qualità

Voto: 9/10

Dallo stesso sensore della X-T3, non potevamo che aspettarci ottimi risultati in quasi tutti i contesti. Il sensore retroilluminato fa un buon lavoro offrendo una buona sensibilità ISO e una gamma cromatica di alto livello. Fino a 6400 ISO i livelli di rumore video sono accettabili e con una lieve post-produzione si riescono a ottenere risultati impensabili fino a qualche anno fa.

Fujifilm X-T30

Tante le modalità di scatto disponibili.

Oltre, la grana diventa più evidente, come nella maggior parte delle fotocamere di questa fascia di prezzo. Per tutti i fotografi tornano utili le modalità di simulazione pellicola, che permettono di ottenere scatti praticamente già pronti e che non necessitano di ritocchi da parte del fotografo. Una caratteristica particolarmente apprezzata da chi necessita di immediatezza. I file RAW sono comunque ricchi di informazioni e nelle mani di fotografi esperti permettono di ottenere risultati che nulla hanno da invidiare a fotocamere più costose.

Ottime le prestazioni del comparto video, anche se presente un po’ di rolling-shutter quando si effettuano dei pan molto veloci, soprattutto a risoluzione 4K. Si tratta però di una problematica comune a tante altre mirrorless APS-C.

Conclusioni

Voto: 8,5/10

La X-T30 risulta essere una fotocamera particolarmente indicata per chi desidera compattezza, facilità d’uso, alta qualità e immediatezza nell’uso delle foto. Si adatta facilmente sia alla fotografia urbana, che a quella sportiva, può essere facilmente trasportata e risulta solida e robusta quando impugnata.

Con l’obiettivo giusto il risultato è garantito. La vera concorrente è la Sony A6400, che in più ha lo schermo ribaltabile frontalmente e una tecnologia di autofocus più avanzata. Ha però un prezzo leggermente più alto e delle ottiche più ingombranti.

Pubblicato il 21 Dicembre 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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