Dal 1998, in Italia, è obbligatorio che ogni elettrodomestico sia dotato di etichetta energetica al fine di informare chi compra dei consumi energetici dell’elettrodomestico in questione. Saperla leggere correttamente, dunque, permette di risparmiare molto sulle bollette della luce, specialmente per quanto riguarda gli apparecchi che consumano più energia come condizionatori, lavatrici e asciugatrici. Nel 2010 il nostro paese, recependo una direttiva europea, ha introdotto nuove etichette energetiche dove era presente una nuova classe, la tripla A, e dei nuovi valori che consentissero di comprendere ancora meglio il risparmio possibile scegliendo un prodotto invece di un altro. Anche se molti non le considerano, è invece molto importante saperle leggere correttamente: in questa breve guida, scopriamo proprio come interpretare i diversi valori riportati sulle etichette energetiche dei diversi elettrodomestici.
Le etichette energetiche devono essere applicate su ogni elettrodomestico in modo che siano ben visibili e perfettamente leggibili; nel caso di apparecchi venduti online, l’etichetta deve essere inserita nella descrizione del prodotto. La classe energetica di appartenenza è il primo parametro da considerare: su ogni etichetta troverete frecce di diverse lunghezze e colori dove ad ogni freccia corrisponde una lettera; gli elettrodomestici più efficienti, ovvero quelli che consumano meno, sono in classe A+++ mentre procedendo verso la classe G (la peggiore in assoluto) troviamo apparecchi che consumano sempre più energia. Osservare la classe di appartenenza è già un’indicazione molto importante e, anche se inizialmente gli elettrodomestici di classi migliori avranno un costo più elevato, sul medio-lungo periodo noterete un grande risparmio in bolletta e ammortizzerete in breve tempo la spesa iniziale. Di fatto, dal 2010 classi inferiori alla A non sono più ammesse in vendita.
Ecco un esempio di etichetta energetica di una lavatrice:
Sulle nuove etichette non è indicata solo la classe energetica di appartenenza ma anche altri valori significativi, che variano a seconda dell’elettrodomestico e che consentono di capire quali siano i consumi medi annui di acqua e di energia elettrica, per un utilizzo misurato in condizioni standard di laboratorio. Ecco quali sono:
A differenza di tutti gli altri elettrodomestici, i televisori hanno come classe energetica migliore la A perché sono stati coinvolti da poco nel sistema delle etichette energetiche.
Come abbiamo capito, le etichette energetiche sono molto importanti per risparmiare sulle bollette ogni mese: un elettrodomestico che consuma poca acqua e poca energia, abbatterà in modo significativo le spese e consentirà di ammortizzare la spesa maggiore investita per acquistare un modello più efficiente. Inoltre, c’è un vantaggio anche per l’ambiente perché l’impatto sarà molto minore rispetto ai modelli di una volta, che consumavano e inquinavano molto. L’etichetta energetica consente anche di conoscere con certezza tutte le caratteristiche e le funzioni di un elettrodomestico prima di acquistarlo, consentendo ai consumatori acquisti più consapevoli ed oculati, fatti sulla base di informazioni concrete.
Per gli elettrodomestici che hanno una vita più lunga di 10 anni come condizionatori, frigoriferi e lavatrici, la classe energetica migliore è la tripla A mentre per quelli che hanno una durata inferiore, le migliori prestazioni sono quelle di classe A.
Immagine etichetta energetica: Condominio Web
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