5 buoni motivi per acquistare Ghost of Tsushima, l’open world con i samurai

Di Candido Romano 23 Luglio 2020
5 minuti di lettura
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Il 17 luglio è uscito forse l’ultimo grande videogioco in esclusiva per PS4, prima dell’arrivo di PlayStation 5 entro il prossimo Natale. Si tratta di Ghost of Tsushima, l’ultimo lavoro di Sucker Punch, sviluppatore famoso anche per altri titoli molto apprezzati, come ad esempio inFAMOUS: Second Son.

Ghost of Tsushima è un videogioco open world ambientato nell’omonima isola ed è una vera e propria dichiarazione d’amore alla cultura giapponese, ma soprattutto all’eredità cinematografica di grandi registi come Akira Kurosawa, conosciuto anche per aver creato grandi opere cinematografiche con i samurai come protagonisti.

Ormai la console Sony volge al termine del suo ciclo vitale ed è innegabile che gli ultimi anni siano stati costellati da blockbuster di grande calibro. Dal recente The Last of Us Parte II a Spider-Man, da Horizon: Zero Dawn a God of War, questa generazione ha dato davvero parecchie soddisfazioni ai giocatori.

Ora è arrivato però il momento di godere dell’ultima perla: ecco quindi 5 buoni motivi per acquistare Ghost of Tsushima se si possiede una PlayStation 4 o PS4 Pro.

1. La storia, tra onore e combattimenti

Il protagonista della vicenda è Jin Sakai, un samurai e nipote del protettore dell’isola di Tsushima. Dopo una serie di sfortunate vicissitudini, tra cui la disfatta del suo popolo contro l’esercito comandato da Kothun Khan, il personaggio dovrà partire per un viaggio in difesa dell’isola di Tsushima dall’invasione dei mongoli, anche se deve rinunciare in parte all’onore dei samurai. La narrazione del gioco procede con sequenze in stile cinematografico molto emozionanti, in cui Jin scoprirà pian piano la via dello spettro, applicando tecniche di combattimento a seconda del caso. Una scelta difficile per un samurai, che dovrà distruggere i nemici con la loro stessa arma, quella della paura.

L’invasione mongola è infatti molto dura, perché questo esercito è particolarmente crudele: distrugge e saccheggia senza ritegno e non segue assolutamente le regole del Bushido, a cui invece si appellano i samurai. Tra miti e leggende, la storia del titolo sicuramente spinge il giocatore a continuare l’avventura, soprattutto grazie a una possibilità davvero unica, cioè quella di giocare completamente in bianco e nero.

Sony Ghost of Tsushima

2. Come in un film di Kurosawa

Sin dall’inizio il giocatore può scegliere di intraprendere l’avventura con la “modalità Kurosawa”, che non significa giocare semplicemente con un filtro in bianco e nero, ma che ha conseguenze anche sullo stile registico di alcune scene, che viste in questo modo cambiano nettamente. Ghost of Tsushima diventa in questo modo una vera e propria celebrazione al cinema giapponese degli anni ’50, dove ovviamente su schermo spariscono tutti gli elementi superflui, per dare spazio a immagini con alta dose di poesia. Questa modalità risulta molto utile anche nel Photo Mode, dove è possibile scattare foto alle scene, paesaggi e personaggi.

3. Essere Samurai o Spettro

Durante l’esplorazione e i combattimenti, al giocatore viene offerta la possibilità di scelta nell’approccio agli scontri, facendo affidamento alle abilità da Samurai o Spettro. Si può quindi aggirare il nemico silenziosamente e coglierlo di sorpresa, oppure sfoderare la propria arma e affrontare gli avversari con onore. Questi avvengono come veri e propri confronti, dove dover premere un tasto al momento giusto per portare a termine un’uccisione istantanea. Con il prosieguo del gioco si accederà poi a vari potenziamenti e abilità, che renderanno le uccisioni ancora più spettacolari, soprattutto quelle da poter concatenare.

Sony Ghost of Tsushima

4. Un ottimo sistema di combattimento

Sebbene graficamente è un videogioco potente e molto affascinante, è il sistema di combattimento ad incarnare il miglior aspetto della produzione. Jin può infatti sfoderare diverse abilità offensive e proseguendo possono essere sbloccate combo davvero divertenti da eseguire. Diventa molto importante padroneggiare la parata e i fendenti, in un equilibrio che può decidere l’esito dello scontro. Combattendo si riempie l’indicatore della Determinazione, che consente di accedere a mosse più potenti. Al giocatore vengono richiesti ottimi riflessi per fronteggiare anche più nemici insieme tra avversari armati di spada, arcieri e molto altro. Jin può acquisire anche una buona serie di armi tra spade incendiarie e vari strumenti d’attacco dalla distanza.

5. La poesia del mondo aperto

Già dai primi minuti di gioco si comprende come Ghost of Tsushima sia intriso di poesia: è davvero un piacere cavalcare all’interno di grandi distese di campi in fiore dai colori più vari, facendosi aiutare dal vento per ritrovare la strada maestra, che conduce al prossimo obiettivo. Durante le lunghe cavalcate bisogna però restare vigili: in agguato ci sono gli animali selvatici, ma anche carovane di mongoli, che ovviamente risultano poco amichevoli. Le ambientazioni sono tutte piuttosto evocative, gli scorci magnifici e c’è tanto da scoprire sull’isola. Tra missioni secondarie, templi e luoghi segreti, la scoperta di nuovi oggetti e molto altro, Tsushima è davvero uno dei luoghi più belli creati in un videogioco.

Sony Ghost of Tsushima

Conclusioni

Ghost of Tsushima sicuramente non è un gioco perfetto, soffre infatti di alcune lacune sia dal punto di vista tecnico che di gameplay. L’intelligenza artificiale ad esempio certe volte appare piuttosto scarna: è troppo facile, specialmente in alcune sezioni di gioco, uccidere silenziosamente i nemici, che rimangono fermi a scrutare l’orizzonte. Inoltre alcuni dialoghi risultano essere piuttosto banali, soprattutto se confrontati con le potenzialità di una storia così forte.

Rimane comunque un titolo godibile sotto gli aspetti citati ed è indicato soprattutto a chi vuole vivere una grande avventura, cavalcando liberamente nei prati e sì, vedere i fiori accarezzati dal vento. Se poi si condivide anche la passione per la cultura giapponese e di tutto quello che ne deriva, allora questo videogioco rimane un acquisto imprescindibile.

I combattimenti rimangono comunque la parte migliore del titolo in tutto il suo svolgimento, perché migliorano ora dopo ora, grazie alle acquisizioni di nuove abilità.

Pubblicato il 23 Luglio 2020
Candido Romano
Candido Romano

Giornalista e copywriter con una grande passione per tutto ciò che è tecnologia e intrattenimento, soprattutto smartphone, tablet e videogiochi, di cui scrive dal 2005. Una passione che porta avanti fin da bambino, quando nella sua stanza entrò il Commodore 64: una folgorazione, che aprì un universo di possibilità.

Classe 1983, fa parte di quella generazione che ricorda un mondo...Leggi tutto

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