Tra le novità in arrivo nel mercato TV ce n’è una che, pur avendo ricevuto relativamente poche attenzioni, può essere molto utile: ci riferiamo alla Filmmaker Mode with Ambient Light Compensation. Si tratta in pratica di un’evoluzione della modalità Filmmaker, nata per garantire una visione più fedele ed accurata senza dover mettere mano alle impostazioni dei televisori. Ne abbiamo già parlato in uno speciale dedicato, che consigliamo di recuperare per avere un quadro chiaro e completo.
La modalità Filmmaker è nata per iniziativa del consorzio UHD Alliance ed è giunta alla sua terza incarnazione: ricordiamo infatti che dopo l’introduzione della modalità originale è arrivata la Dolby Vision Filmmaker, che come suggerisce il nome stesso, ha unito la fedeltà dell’immagine ai contenuti realizzati nel formato HDR di Dolby (qui facciamo una panoramica su tutte le tecnologie HDR). L’ultimo cambiamento apportato aggiunge una funzione molto utile che andremo a spiegare in questo approfondimento.
La nuova iterazione della modalità Filmmaker aggiunge la possibilità di ottimizzare automaticamente l’immagine in funzione dell’ambiente. Per farlo si sfruttano i sensori che misurano la luminosità e/o la temperatura colore della luce presente nella stanza. In pratica i TV sono in grado di capire se è giorno o notte, quanto è forte l’illuminazione e anche se la luce tende più al caldo (giallo) o al freddo (blu).
Le informazioni raccolte servono per regolare tutti i parametri dell’immagine, in modo da ottenere immagini il più fedeli ed accurata possibili in ogni situazione. Qualche lettore potrebbe chiedersi come mai non bastava la modalità Filmmaker di base. La risposta in realtà è piuttosto semplice: l’ambiente esercita un impatto diretto e importante sulla riproduzione delle immagini. La luminosità deve ovviamente cambiare per assicurare la migliore esperienza in stanza con tanta o poca luce.
I parametri da regolare, però, sono molti di più. L’occhio umano tende a percepire i colori come meno brillanti in presenza di fonti luminose intense, motivo per cui si aumenta spesso la saturazione per compensare. Inoltre, una calibrazione pensata per ambienti bui non è adatta alla visione in stanze molto illuminate: la luce presente crea un forte contrasto che rende difficile distinguere i dettagli nelle scene più scure. In pratica, si finisce per vedere tutto troppo scuro, al punto da non capire più cosa appare sullo schermo.
Queste problematiche si possono risolvere in vari modi: il più efficace è la calibrazione manuale del TV. Il limite è che si tratta di un processo complesso, che richiede competenze specifiche e strumenti costosi, difficilmente accessibili all’utente medio. Per questo motivo molti televisori integrano da tempo i sensori ambientali già citati. In quest’ottica, l’introduzione della modalità Filmmaker con compensazione della luce ambientale potrebbe sembrare ridondante.
A giustificare la sua esistenza è però un aspetto fondamentale: le regolazioni automatiche basate sui sensori non sono solitamente pensate per garantire la massima fedeltà dell’immagine o per rispettare la visione creativa dei registi. Finiscono spesso per modificarla in modo evidente, talvolta fino a snaturarla del tutto. In altri casi gli interventi non sono troppo invasivi, ma sono comunque accompagnati da elaborazioni video attive di default, come la gestione dinamica del contrasto o l’interpolazione del movimento, che la modalità Filmmaker disattiva automaticamente.
In parole semplici, sono pochi i TV che applicano regolazioni automatiche senza compromettere la fedeltà dell’immagine. È proprio per risolvere questa problematica che UHD Alliance ha sviluppato la Filmmaker Mode with Ambient Light Compensation: un nuovo standard pensato per garantire un comportamento coerente tra i diversi marchi che scelgono di adottarlo.
I primi TV che adotteranno la Filmmaker Mode with Ambient Light Compensation sono gli OLED LG della gamma 2025. Sono incluse tutte le serie in uscita quest’anno, dagli entry-level B5 ai C5, passando per i top di gamma G5 e M5. Se si ampliano gli orizzonti si possono aggiungere anche alcuni modelli Panasonic: il marchio giapponese non supporta ufficialmente il nuovo standard, ma ne ha adottato una versione proprietaria da qualche tempo.
Panasonic la chiama Filmmaker Mode con Intelligent Sensing e in sostanza segue gli stessi criteri che abbiamo descritto nell’articolo. È disponibile già da qualche anno su alcuni televisori. Se limitiamo l’elenco ai prodotti attualmente in commercio, cioè alla gamma 2024, la troviamo sugli OLED Z95A, Z93A, Z90A, Z85A, Z80A e sugli LCD W95A e W90A. Resta da capire se e quali differenze sussistono con la Filmmaker Mode with Ambient Light Compensation: lo scopriremo nei prossimi mesi, quando potremo provare i TV LG e Panasonic in un confronto diretto.
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