Tra le schede grafiche di ASUS appartenenti alla più recente famiglia NVIDIA RTX 3000, il modello Asus GeForce RTX 3060 rappresenta il punto di partenza della lineup. Ci sono comunque alcuni elementi molto particolari che necessitano una spiegazione; specialmente in riferimento al quantitativo di memoria a disposizione. Se si pensa a modelli più potenti come Asus GeForce RTX 3080, che dispone di 10 GB di memoria RAM GDDR6X, si potrebbe ritenere la 3060 una scheda grafica potenzialmente più potente per via dei suoi 12 GB di VRAM di tipo GDDR6. In realtà, le frequenze di questo modello sono ben al di sotto dei modelli top di gamma, motivo per cui si piazza nella fascia entry level dell’ultima gamma di Nvidia RTX. Nello specifico, sono 8 i GB di memoria effettivi a disposizione della scheda grafica, con 4 GB supplementari a supporto della memoria RAM del PC. Ciò detto, Asus GeForce RTX 3060 rappresenta comunque un ottimo punto di partenza per chi cerca una componente performante per il gaming, specialmente nella sfera dei titoli giocati ad una risoluzione Full HD e framerate molto elevato. Rispetto a modelli di fascia più alta, inoltre, la scheda vanta consumi decisamente più limitati. Dal punto di vista delle varianti a disposizione, la selezione di Asus comprende dei modelli più semplici come le RTX 3060 Dual e Dual OC, caratterizzate da un sistema di dissipazione a doppia ventola e dimensioni più compatte per adattarsi ad ogni tipo di case ATX. I modelli più performanti sono rappresentati, invece, da Asus TUF Gaming OC e dalla variante ROG Strix OC. Oltre a disporre di ben tre ventole di raffreddamento, queste schede permettono di agire in maniera più profonda sulla modifica delle frequenze, grazie ad un sistema di overclock controllato gestibile direttamente tramite software.
Asus GeForce RTX 3060 in pillole:
- Scheda grafica da 12 GB di memoria GDDR6
- Ideale per gaming a 1080p e 144 fps
- Compatibile con Ray Tracing e DLSS 2.0
- Disponibile in varianti con doppia o tripla ventola di raffreddamento
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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