Precisione e comfort: guida all’acquisto dei migliori mouse in commercio
Il mouse è tra le periferiche più usate da chi utilizza un computer, che sia per lavorare o per giocare. Possono bastare anche 5 euro per acquistare un mouse per PC. Ma con un budget più alto, precisione e feedback migliorano. Con o senza filo, dotati di batteria ricaricabile o funzionanti a pile, con sensore ottico o laser: ecco alcune delle varianti disponibili. Senza contare i benefici fisici offerti da un mouse ergonomico. Numero di tasti, dimensioni e peso sono altri elementi da valutare, specialmente nel caso di un mouse gaming. Di questo e altro parliamo nella nostra guida che contiene anche una ricca selezione di prodotti suddivisi per fasce di prezzo.
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Mouse, Tastiere, altro Input
Indice
Come scegliere il mouse?
Quanto costa un mouse?
L’evoluzione del mouse
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Come scegliere il mouse?
Ecco sintetizzati gli elementi da cui partire per scovare il prodotto giusto .
Tipo di impiego – Per gestire al meglio i task più semplici, ad esempio, non occorre una dotazione aggiuntiva di tasti né, tantomeno, una memoria interna per archiviare i preset di gioco. I mouse da gaming, del resto, sono pensati per offrire un livello di precisione che nelle operazioni di tutti i giorni non verrebbe sfruttato. Consigliati in qualsiasi tipo di contesto, invece, sono i modelli con DPI variabile. Il DPI misura la sensibilità di un mouse, determinando quanto velocemente il cursore si muove sullo schermo in relazione al movimento fisico del mouse.
Tipo di impiego – Per gestire al meglio i task più semplici, ad esempio, non occorre una dotazione aggiuntiva di tasti né, tantomeno, una memoria interna per archiviare i preset di gioco. I mouse da gaming, del resto, sono pensati per offrire un livello di precisione che nelle operazioni di tutti i giorni non verrebbe sfruttato. Consigliati in qualsiasi tipo di contesto, invece, sono i modelli con DPI variabile. Il DPI misura la sensibilità di un mouse, determinando quanto velocemente il cursore si muove sullo schermo in relazione al movimento fisico del mouse.
Con o senza filo – Parlando di connettività, sono queste le due principali tipologie di mouse
I mouse con filo offrono maggiore reattività e affidabilità, ideali per gaming o lavori di precisione. I modelli wireless, invece, garantiscono libertà di movimento e un design più pulito, ma richiedono attenzione alla durata della batteria. Funzionano con batterie sostituibili o ricaricabili, mentre il collegamento senza fili avviene tramite il Bluetooth oppure onde radio a 2.4 GHz.
Mouse ergonomici – Esistono modelli verticali, orizzontali o con trackball, ciascuno pensato per esigenze diverse. I mouse ergonomici sono progettati per adattarsi alla forma naturale della mano, riducendo lo sforzo muscolare e migliorando la postura. Fortemente consigliati in ambito lavorativo, nascono per scongiurare i rischi di dolori occasionali e potenziali patologie serie per il polso e la mano.
Design – L’estetica del mouse varia radicalmente a seconda dello scenario d’uso per cui è progettato. I mouse da gioco, ad esempio, si mostrano aggressivi nelle forme e nei colori, anche grazie ai LED di cui sono corredati. Mouse meno specifici, invece, sono spesso grigi o neri e di forma standard. Non mancano, però, modelli più allegri e colorati che sono un inno al buon umore.
Quanto costa un mouse?

La scelta del nuovo mouse va valutata principalmente in base all’utilizzo che intendiamo farne e al budget a disposizione. Per un utilizzo base che non richiede elevata precisione, come può essere la navigazione web o la scrittura con programmi base, anche un mouse economico può andare bene. Se, invece, il mouse deve essere utilizzato per lavori di precisione, come la grafica o il montaggio video, o in contesti in cui serve tanta precisione, come il gaming, è utile dirigere la propria attenzione verso modelli un po’ più sofisticati, spesso cablati, ma che costano un po’ di più. La fascia bassa del mercato abbraccia modelli che partono da circa 10 euro, non solo con filo ma anche mouse wireless. Restando intorno a 20 euro, ci sono alcuni modelli di mouse verticali, più ergonomici per un utilizzo prolungato. La fascia media va da 25 a 50 euro. In questo segmento, le prestazioni migliorano grazie a sensori più precisi, maggiore ergonomia, materiali più resistenti e spesso qualche funzione in più, come i tasti aggiuntivi o la connessione wireless stabile. Infine, oltre 50 euro, si entra nella fascia alta dedicata a chi non accetta compromessi e ha bisogno di mouse con sensori ad altissima precisione, con polling rate elevato, ergonomici, supportati da software avanzati per la personalizzazione e con un'ampia compatibilità con diversi dispositivi.
(Dati aggiornati a maggio 2025 e soggetti a variazione nel tempo)
(Dati aggiornati a maggio 2025 e soggetti a variazione nel tempo)
Fascia economica (entro 25 euro)
Prestazioni soddisfacenti per le operazioni più comuni: ecco cosa offrono i mouse per PC di fascia economica. Se l’idea è di utilizzarlo solamente per praticità e non serve la massima precisione, la fascia bassa del mercato offre alternative molto valide. Logitech domina un po’ tutto il mercato e non a caso, tra i migliori mouse economici c’è Logitech M330 Silent Plus. Si ha presente il fastidioso rumore del clic del mouse? Bene, questo mouse lo riduce al minimo. È un modello wireless con un raggio d’azione fino a 10 metri e compatibile con la maggior parte dei sistemi operativi, Windows, Mac OS, Chrome OS e Linux. La particolare struttura lo rende indicato solo per i destrorsi. Alternativa dello stesso brand è Logitech Pebble M350, per chi cerca un modello portatile e dal design piacevole. È, infatti, apprezzato per le colorazioni vivaci ma anche per le sue ottime prestazioni, considerato il prezzo economico. Offre una connessione wireless a 2,4 GHz o Bluetooth e assicura un’autonomia fino a 18 mesi in base all’utilizzo. Anche nella fascia bassa non mancano le soluzioni gaming, come Trust GXT 110 Felox con i 6 tasti programmabili, sensore ottico con DPI variabili fino a 4800 e luci LED multicolore gestibili in 4 modalità. È compatibile con Windows 10 e Windows 11. Per chi cerca ergonomia a basso costo, c’è Tecknet Pro: tra i mouse più apprezzati del mercato. È un mouse wireless con un ottimo rapporto qualità/prezzo e con una forma ergonomica, pensata per ridurre l’affaticamento di polso, mani e dita. Ideale per lavoro e uso quotidiano, ha DPI regolabile fino a 2600 e pulsanti laterali regolabili. Offre una connessione stabile fino a 15 metri e un’autonomia fino a 24 mesi.
Fascia media (da 25 a 50 euro)
Per chi è disposto a spendere qualcosa in più per il nuovo mouse, si aprono scenari molto interessanti. Precisione e affidabilità crescono nei prodotti di fascia media che si prestano anche per l’uso professionale. Molto spesso, i tasti e la forma dei mouse non sono molto ergonomici per chi è mancino, costretto a cercare un prodotto specifico. Ci sono però modelli disegnati in modo da offrire il meglio sia che vengano usati con la mano destra che con la mano sinistra. È il caso di Logitech Lift, un mouse ergonomico verticale, pensato per utenti destrimani o mancini che passano molte ore al computer: grazie alla sua forma naturale e al supporto per il polso, riduce lo sforzo muscolare. Ha un sensore ottico di 4000 DPI e si connette tramite Bluetooth LE oppure ricevitore USB. Il mouse SteelSeries Rival 3, invece, è orientato al gaming e alla precisione: ha un sensore da 8.500 CPI, switch meccanici garantiti per 60 milioni di clic e un design leggero ma resistente, ideale anche per il multitasking veloce. Si connette via cavo e ha 6 pulsanti personalizzabili, così come i Led RGB sincronizzabili anche con altri dispositivi. Il Kensington Pro Fit Ergo Wireless è una valida alternativa per il lavoro in ufficio: offre una buona ergonomia inclinata, connessione wireless stabile e pulsanti silenziosi, adatto anche per ambienti condivisi. Disponibile sia in variante destrorsa che sinistrorsa, si collega attraverso il Bluetooth o il wireless a 2.4 GHz. Infine, il Dell Premier MS7421W si distingue per l’eleganza e per il supporto alla connessione simultanea a più dispositivi via Bluetooth e dongle USB. Inoltre, integra una batteria ricaricabile tramite cavo USB-C.
Fascia alta (oltre 50 euro)
Superata la soglia dei 50 euro, ci troviamo al cospetto dei migliori mouse per il lavoro e il gioco. Il Logitech MX Master 3S è il mouse ideale per chi lavora su più dispositivi e ha bisogno di precisione: offre un sensore da 8.000 DPI utilizzabile anche su vetro, click silenziosi ma decisi, una rotella elettromagnetica, molto precisa, che consente di scorrere migliaia di righe in un secondo e la possibilità di controllare fino a tre dispositivi con un solo mouse. C’è anche la versione pensata appositamente per Mac, che supporta pienamente i gesti multitouch di macOS, la mappatura personalizzata dei tasti e la connessione Bluetooth senza bisogno di dongle. Inoltre, grazie a Logi Options+, permette di creare profili personalizzati per app come Final Cut, Photoshop o Safari, rendendolo un alleato potente per i professionisti.
Lato gaming, c’è Razer DeathAdder V3 Pro. Pesa solo 63 grammi, monta un sensore precisissimo e può arrivare a un polling rate di 4000 Hz con il dongle opzionale, garantendo elevata reattività. Chi cerca una via di mezzo, infine, può optare per modelli come Corsair M75. Parliamo di un mouse leggerissimo con sensore da 26.000 DPI, switch ottici ultra-reattivi e un profilo simmetrico che lo rende ideale per grip rapidi e precisi.
L’evoluzione del mouse

Il primo mouse che la storia ricordi vede la luce a metà anni '60, per mano dell'ingegnere elettronico americano Douglas Engelbart. In origine chiamato semplicemente "puntatore", si componeva di un guscio di legno su cui spiccava un tasto rosso. Dotato di filo, prevedeva due rotelle in acciaio nella parte a contatto con la superficie d'appoggio. Tante sono state le trasformazioni successive, fino a giungere agli attuali mouse per PC e MAC. Ma a metà anni '70 si assiste a un passaggio chiave: l'introduzione della trackball, la pallina in gomma che rendeva possibili anche i movimenti in obliquo. Altri 10 anni devono trascorrere prima di veder nascere i sensori ottici e altrettanti per l'introduzione della rotella per lo scrolling delle pagine. Nel frattempo, l'aspetto si evolve e la forma si fa sempre più ergonomica e accattivante. Con l'arrivo del nuovo millennio, poi, diventa realtà la tecnologia in grado di eliminare il cavo, benché tutt'oggi i modelli con filo siano ancora in vendita. Nascono, così, i mouse wireless alimentati a batteria che puntano tutto sulla comodità. Contemporaneamente, ai mouse ottici si affiancano quelli laser, utilizzabili su qualsiasi superficie senza problemi. Mouse da gaming, modelli touch, mouse con trackball per il pollice e dispositivi verticali: ecco gli ultimi step evolutivi di un oggetto che ci accompagna da più di 50 anni ormai.
Mouse più popolari:
Logitech M650 Signature mouse
Logitech M650 Signature mouse
Caratteristiche base del mouse
Abbiamo individuato tre aspetti del mouse da valutare con particolare attenzione. Parliamo della risoluzione espressa in DPI, del tipo di sensore e del numero di tasti. Eccoli di seguito.
DPI
DPI
Acronimo di Dots Per Inch (punti per pollice), i DPI di un mouse ne condizionano le prestazioni in modo diretto. Sempre espressi con un valore numerico, sono indice della distanza che il puntatore percorre sullo schermo in relazione al movimento del mouse sul piano d'appoggio. In pratica, per ogni pollice (2,54 cm) di piano percorso dal nostro dispositivo, il puntatore si sposterà di un preciso numero di pixel sullo schermo. Per fare un esempio concreto, spostando di un pollice un mouse per PC da 1000 DPI, come il Logitech M220 Silent, ci muoveremo sul display di 1000 pixel. Legato strettamente alla risoluzione dello schermo, tale valore diventa fondamentale per gamer e professionisti della grafica, utenti per i quali la sensibilità è tutto. E per offrire maggiore versatilità e controllo, molti modelli ci danno la possibilità di variare i DPI tramite un apposito tasto. 1200 DPI è un valore adatto per le operazioni quotidiane più comuni ma i mouse più evoluti possono superare anche i 20.000 DPI.
Tipologia di sensore
Tipologia di sensore
Accantonata definitivamente la trackball in gomma a contatto con il tappetino, i mouse attuali sfruttano sensori di movimento. Due sono le tipologie in circolazione: sensori ottici oppure laser. Per i primi, il tracciamento del movimento del mouse sulla superficie avviene attraverso un LED rosso pulsante. I secondi, invece, utilizzano un laser invisibile a occhio nudo. Attualmente, nessuno dei due sistemi prevale sull'altro e questo perché entrambi hanno pro e contro. Se a livello di DPI sono praticamente pari, i mouse ottici risultano più precisi, a patto che li si utilizzi su una superficie opaca non riflettente o, meglio ancora, in combinazione con un tappetino. I mouse laser, di contro, funzionano su qualsiasi tipo di piano, anche in vetro. Ma sono maggiormente soggetti a rilevare i micromovimenti della mano, mostrandosi talvolta imprecisi. In termini di consumi, poi, i modelli laser si mostrano meno energivori, vantando così un'autonomia superiore rispetto ai mouse ottici.
Numero di tasti
Numero di tasti
Un mouse standard prevede due tasti principali, a cui se ne affianca un terzo attivabile dalla rotellina dello scroll. Ma il mercato è in grado di offrire modelli con un numero maggiore di tasti, fino a un massimo di 10/15. Alcuni di questi si trovano in posizione laterale e sono attivabili con pollice, anulare e mignolo. In più, alcuni tipi di mouse ergonomico sono provvisti di trackball laterale, una pallina attraverso la quale gestire il movimento solo con il pollice. Sebbene più grandi e pesanti degli altri, risultano più maneggevoli perché per spostare il puntatore non è necessario muoverli sul piano.
Connettività
Con o senza cavo: questa è la principale distinzione da fare parlando di connettività di un mouse. Anche se può sembrare anacronistico, i mouse senza fili non hanno soppiantato in toto i device con cavo in particolare nel gaming. Quando responsività e precisione sono le priorità, infatti, non c'è niente che possa battere un mouse collegato via cavo. Nello specifico, parliamo di prodotti da connettere ad una delle porte USB classiche o Type-C del computer. Il punto di forza del mouse wireless, invece, è la comodità d'uso, senza contare che nell'utilizzo quotidiano le differenze con i modelli dotati di cavo in quanto a precisione sono praticamente nulle. Due sono le tipologie principali di connettività senza filo: Bluetooth e wireless a 2.4 GHz. In entrambi i casi, parliamo di mouse a batteria con un raggio d'azione di circa 10 metri. Nel primo caso, però, potremo collegarli a qualsiasi dispositivo provvisto di Bluetooth (ad esempio, una Smart TV) senza l'utilizzo di alcun componente aggiuntivo. Nel secondo caso, invece, sarà necessario utilizzare l’apposito ricevitore da inserire in una delle porte USB del computer. I modelli più completi possono far convivere le due tecnologie, con lo scopo di offrire una maggiore versatilità. Ma non mancano mouse provvisti sia di connettività wireless che funzionanti con il filo.
Mouse wireless dal miglior rapporto qualità-prezzo:
HP 480 Comfort Mouse Bluetooth
Mouse wireless dal miglior rapporto qualità-prezzo:
HP 480 Comfort Mouse Bluetooth
Tipologia e durata delle batterie
Sempre più diffusi e apprezzati dagli utenti, i mouse wireless sono alimentati da batterie sostituibili o ricaricabili. Nel primo caso, parliamo di pile stilo (AA) o ministilo (AAA) che assicurano al mouse senza fili un’autonomia media di 6 mesi, sebbene alcuni prodotti siano in grado di funzionare con le stesse batterie anche per un anno e mezzo. I modelli con batteria integrata agli ioni di litio, invece, hanno una durata inferiore (circa un mese) ma possono essere ricaricati attraverso un cavo USB da collegare al PC. E lavorano anche mentre sono in carica. Senza contare che un mouse wireless ricaricabile libera l’utente dall'incombenza di sostituire le batterie. Per entrambe le tipologie, non mancano elementi che condizionano l'autonomia in modo decisivo. Per cominciare, un mouse Bluetooth consuma in media più di un modello dotato di connettività wireless a 2.4 GHz. E, dovendo scegliere fra un prodotto con sensore ottico e uno con tecnologia a laser, sarà il secondo a garantire l'autonomia maggiore. Inoltre, i modelli dotati di funzionalità standby, “si addormentano” in automatico dopo un periodo di inattività.
Mouse wireless a laser con autonomia solida:
Logitech MX Anywhere 3
Logitech MX Master3
Mouse wireless a laser con autonomia solida:
Logitech MX Anywhere 3
Logitech MX Master3
Dimensioni e forma
La posizione che il mouse ci impone di tenere non è sempre corretta per la mano e il polso. E non a caso, proprio a questo fattore si lega il diffondersi di patologie che compromettono tendini e nervi, fra cui la sindrome del tunnel carpale. Dimensioni e forma del mouse possono fare la differenza e i produttori sono sempre più motivati a costruire modelli ergonomici. Vediamo, di seguito, come questi elementi influiscano sulla comodità d'uso.
Dimensioni
Dimensioni
Un mouse per PC deve essere, innanzitutto, comodo. È anche vero, però, che l'utilizzo in mobilità di questi strumenti ne ha ridotto progressivamente le dimensioni. I mouse wireless più piccoli in commercio, chiamati anche mini mouse, misurano circa 5 cm in lunghezza e non permettono al palmo della mano di poggiare in modo completo e salutare. Per questo, a meno che non si stia cercando un prodotto da viaggio, è bene optare per mouse più grandi, che possano rappresentare un valido sostegno per l'intera mano. Meglio sarebbe, poi, sfruttare il mouse in combinazione con un tappetino ergonomico che imponga al polso una posizione più elevata e rilassata.
Forma
Forma
Tante sono state le trasformazioni estetiche del mouse nel tempo. In particolare, è la forma a essersi evoluta in modo deciso, orientandosi sempre di più verso l'ergonomia. Come abbiamo visto in precedenza, migliore è l'appoggio per la mano, più comoda e salutare sarà la postura generale. In tale ottica, accanto al mouse di tipo classico, si sono diffusi in modo capillare i mouse verticali. Pur non mostrandosi propriamente perpendicolare al piano d’appoggio, questo tipo di prodotto impone alla mano destra una posizione inclinata di circa 45 gradi in senso orario. In questo modo, la postura dei tendini risulta più naturale e confortevole. A fronte di un breve periodo di adattamento iniziale, mouse del genere offrono non pochi benefici per la salute.
Mouse per mancini
Mouse per mancini
Non si parla molto dell'argomento, anche se per gli utenti mancini è di vitale importanza. In genere, infatti, i mouse immessi in commercio sono per destrorsi. Ma optando per un modello dalla forma simmetrica e invertendo via software i due tasti principali, è possibile porre rimedio a questa criticità. Senza contare che alcuni produttori realizzano modelli espressamente pensati per i mancini.
Mouse touch
Alcuni mouse di ultima generazione integrano funzionalità touch aggiuntive. La superficie superiore del mouse, infatti, offre la possibilità di eseguire scroll, movimenti e gesture solo attraverso lo sfioramento delle dita. Siamo di fronte a mouse wireless che espandono di molto il range di azioni che la nostra mano può compiere. Alcuni modelli, poi, uniscono le funzioni classiche del mouse per PC con quelle più evolute offerte dalla tecnologia touch. Siamo di fronte a prodotti ibridi che richiamano da vicino il trackpad di un portatile, coniugando il click fisico con controlli a sfioramento. La superficie su cui è possibile agire si estende, in certi casi, anche ai fianchi del mouse, permettendo a pollice, anulare e mignolo di eseguire rapidi comandi. Estremamente evoluti a livello tecnologico, i mouse senza fili di tipo touch sono anche particolarmente curati nel design. Le forme si fanno allungate e sottili, le superfici si arricchiscono con inserti in metallo e mostrano un design particolarmente minimalista. Il prezzo, come è facilmente intuibile, si regola di conseguenza, mostrandosi più alto della media.
Design e materiali costruttivi
L'aspetto estetico del mouse ne è da sempre uno degli elementi più caratterizzanti. Al di là degli enormi vantaggi che il suo utilizzo comporta, è la forma ad averne decretato il successo globale, rendendolo strumento di uso quotidiano per milioni di utenti. Parliamo di un oggetto dall'aspetto familiare, rassicurante e, perfino, divertente. Anche le molte varianti cromatiche in cui il mouse per PC viene proposto, ne hanno accelerato il diffondersi su larga scala. Oggi le variabili estetiche del mouse sono praticamente infinite, sebbene molti produttori vadano sul sicuro con modelli che tendono a somigliarsi un po' tutti per forme e colori. In tal senso, sono i mouse da gaming a mostrare le linee più ardite e le scelte cromaticamente più audaci. Colori sgargianti, forme aggressive e luci a led variopinte: ecco le principali peculiarità estetiche di questi modelli a cui si aggiunge, in certi casi, la retroilluminazione dei tasti. A definire il design del mouse, però, sono anche i materiali costruttivi con cui è realizzato. Al policarbonato con cui è costruita la scocca, infatti, si possono aggiungere inserti in metallo e vetro. Mentre l'utilizzo di un rivestimento in gomma antiscivolo assicura un grip sempre ottimale per la mano.
Mouse da gaming
Merita una sezione a parte l'approfondimento sui mouse gaming che, per funzionalità e aspetto, rappresentano una categoria a sé. Colorati, più grandi del normale e ricchi di tasti, questi mouse sono pensati per offrire precisione e velocità nelle concitate azioni di gioco. E proprio per assicurare la minore latenza fra input ed esecuzione del comando sullo schermo, sono quasi sempre provvisti di cavo. In aggiunta, alcuni dei modelli più evoluti sono dotati di pesi aggiuntivi da inserire in appositi slot interni, così da assicurare un controllo ideale al giocatore. Ecco di seguito le altre caratteristiche da tenere in considerazione per scegliere un mouse da gaming.
DPI, accelerazione e polling rate
DPI, accelerazione e polling rate
Le specifiche tecniche di un mouse da gaming sono tutte orientate a ridurre l'input lag e accrescere la precisione. Per quel che riguarda i DPI, alcuni modelli raggiungono valori altissimi. Ma ciò che più conta è la possibilità di variare tali valori mentre si sta giocando. Quando, ad esempio, è richiesta una grande precisione nella mira, è bene abbassare i DPI per avere più controllo. Al contrario, nei giochi di carattere gestionale, è meglio ampliare la superficie di schermo percorsa dal puntatore. Altro elemento importante è l'accelerazione del mouse, ovvero la possibilità di variare la velocità di spostamento del puntatore a seconda di quanto rapidamente muoviamo la mano. Infine, il polling rate indica il numero di volte in cui il mouse segnala la propria posizione al computer. Misurabile in Hz, più è alto tale valore e maggiore sarà la reattività generale.
Tipologia di grip
Tipologia di grip
Anche il modo con cui la mano afferra il mouse è di cruciale importanza per i gamers. Tre sono le prese principali, ognuna delle quali si caratterizza per un peculiare approccio. Il Palm grip è, forse, lo stile più diffuso e comodo perché si realizza poggiando la mano intera sul mouse. Col Claw Grip, invece, la mano risulta inarcata a mo' di artiglio e solo le punte delle dita toccano i tasti, garantendo così una maggiore velocità. A metà strada troviamo il Fingertip Grip che prevede l'appoggio delle falangi intere ma non del palmo. Con questa tecnica, inoltre, tutte le dita possono agire sui tasti, mignolo compreso.
Tasti personalizzabili e memoria interna
Tasti personalizzabili e memoria interna
Il numero dei tasti di un mouse ergonomico da gioco può superare agilmente quota 10, considerando i pulsanti centrali e laterali. In più, sul fianco sinistro del mouse è talvolta previsto un vero e proprio tastierino numerico. In generale, poi, i tasti sono sempre personalizzabili, elemento che garantisce una superiore versatilità. Infine, non mancano modelli provvisti di memoria interna per il salvataggio dei preset di gioco, ottimi se a usare il mouse è più di un utente.
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