Se si è alla ricerca di una stampante laser a colori compatta ed essenziale nelle funzioni, il modello Xerox C230 rappresenta sicuramente una soluzione da tenere in considerazione. Il design e le caratteristiche di base ricordano molto da vicino il modello Xerox B230, con dimensioni compatte ed un sistema di stampa essenziale, che non comprende quindi funzioni come scannerizzazione e copia. A differenza della B230, tuttavia, la C230 permette di utilizzare la tecnologia di stampa laser per stampare sia in bianco e nero, sia a colori. La risoluzione rimane sullo standard di questa categoria di stampanti laser economiche, con un valore di 600 x 600 dpi in entrambe le modalità. Tuttavia, nel caso della stampa a colori, è possibile impostare una risoluzione di stampa di 4800 x 600 dpi, da utilizzare solo in caso di stampa su carta specificamente pensata per immagini e foto a colori, in modo da evitare sbavature di ogni tipo. Parlando di prestazioni in termini di velocità di stampa, il dispositivo garantisce una resa di 22 pagine al minuto, sia in bianco e nero sia per quanto riguarda la stampa a colori. Il volume mensile consigliato è di circa 1500 pagine, con un ciclo di funzionamento massimo di 30.000 pagine al mese. La Xerox C230 supporta diversi formati per la stampa, dal più classico A4 fino a formati più piccoli come la carta da lettera, le buste o i fogli per le etichette. Non sono supportati, invece, fogli di grande formato come ad esempio l’A3. Il caricatore principale è posto nella parte frontale della stampante, con un cassetto di raccolta da 250 fogli. Il vassoio di raccolta, invece, ha una capacità massima di 150 fogli. Dal punto di vista della connettività, la stampante include la possibilità di collegarsi in rete tramite ethernet o Wi-Fi, ma anche in maniera cablata tramite USB 2.0.
Xerox C230 in pillole:
- Stampante laser compatta a colori
- Velocità di stampa di 22 pagine al minuto
- Cassetto di caricamento da 250 fogli in formato A4
- Connettività Wi-Fi, Ethernet e USB
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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