Vino e Cantina: partendo da Montalcino, l'azienda vinicola Banfi ha ampliato considerevolmente il proprio bacino produttivo, includendo vini provenienti da altre aree della Toscana. In questo caso, ci troviamo di fronte al Chianti Classico DOCG Banfi, un esempio di come il Sangiovese si esalti al massimo in questa regione.
Vitigni: non parliamo, però, di Sangiovese in purezza. Qui, infatti, il vitigno è coadiuvato in piccola parte da altre varietà tradizionali.
Suoli: a Castellina in Chianti, in provincia di Siena, trovano posto i 40 ettari vitati che fanno da base al vino. Il suolo sul quale prosperano le viti offre un ideale mix di sabbia, argilla ed albarese. Inoltre, la posizione collinare delle vigne le rende ottimamente esposte.
Vinificazione: dopo la vendemmia e la pressatura delle uve, ha inizio la fase di macerazione sulle bucce, centrale per estrarre colore e aromi, della durata di circa 10 giorni. Dopo la fermentazione alcolica, poi, è il turno della malolattica. Di seguito, il vino riposa in botti di legno fino all'estate successiva, ovvero fino al momento dell'imbottigliamento.
Descrizione sensoriale: rosso rubino nel bicchiere, profonde nel naso sentori estremamente tipici, fra cui spicca la violetta, la prugna e la ciliegia matura. Il finale offre una leggera speziatura vanigliata. Coerente con l'esame olfattivo, in bocca si mostra equilibrato e consistente, arricchito da tannini molto presenti ed una buona persistenza gusto-olfattiva.
Abbinamento: tagliata al rosmarino, filetto al pepe verde e carni alla brace in generale: ecco i piatti con i quali questo Chianti Classico dà il meglio di sé.
Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pom...
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