Tra le periferiche più particolari nella categoria delle tastiere da gaming non si possono non citare i tastierini compatti da gioco, come iTek X40. Rispetto ad altre tastiere compatte come Cooler Master Gaming SK622, che riesce comunque ad offrire una configurazione completa per giocare e scrivere, questo modello propone un numero limitato di pulsanti pensati esclusivamente per il gaming. Normalmente, infatti, la maggior parte dei comandi per il gioco è accessibile sulla sezione sinistra di una tastiera, e iTek X40 offre unicamente questa porzione di pulsanti. Il tutto è ottimizzato per offrire la massima accessibilità non solo ai comandi principali, ma anche ad una serie di pulsanti personalizzati, programmabili direttamente tramite software o dalle impostazioni di gioco. I tasti presentano una tecnologia di attuazione optomeccanica. Nello specifico, sono presenti degli switch meccanici classici, ma l’attuazione viene attivata tramite un sensore ottico per garantire la massima rapidità nei comandi. Tutti i tasti offrono, inoltre, un sistema di illuminazione RGB con effetto arcobaleno. Per quanto riguarda le possibilità di personalizzazione, sulla parte sinistra spiccano quattro pulsanti supplementari, programmabili comandi rapidi o macro. La connessione è cablata, con un cavo USB che permette, inoltre, di collegare altre periferiche direttamente al tastierino. Sul retro e sul lato sinistro sono presenti, infatti, altre tre porte USB ed un ingresso audio jack da 3,5 mm per il collegamento combinato di cuffie e microfono. Sul lato destro, invece, si trova un joystick 3D utilizzabile, ad esempio, per lo spostamento rapido della visuale o per il movimento del personaggio in giochi strategici o negli RPG. Per aumentare l’ergonomia generale, infine, alla base della periferica è presente un comodo poggiapolso gommato.
iTek X40 in pillole:
- Tastierino da gaming compatto
- Tasti con switch ottico/meccanici
- Illuminazione RGB
- Pulsanti macro dedicati e joystick 3D sul lato destro
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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