Trust GXT 881 ODYSS

Nella categoria delle tastiere Trust, il modello Trust GXT 881 ODYSS è un’ottima soluzione entry level per il gaming. Questa tastiera è caratterizzata da un layout Full QWERTY in lingua italiana, arricchito dall’aggiunta di una serie di pulsanti rapidi superiori, che permettono un controllo multimediale completo e l’attivazione di alcune azioni come l’apertura dei documenti, della calcolatrice e il ritorno al desktop. Rispetto ai modelli di tipo meccanico, come la Trust GXT 863 Mazz, la GXT 881 ODYSS rientra nella più diffusa categoria delle tastiere a membrana. Tuttavia, grazie alla piccola lamella metallica installata al di sotto dei tasti, l’esperienza di scrittura ricorda molto quella di una tastiera meccanica dotata di switch blue, ossia di tipo clicky. Una delle caratteristiche più ricercate dai videogiocatori, e presente anche in questo modello, è l’illuminazione RGB. Non è possibile, purtroppo, personalizzare effetti e colori dei led, al di fuori dell’opzione per lo spegnimento completo della retroilluminazione dei tasti. Per poter raggiungere un buon livello di precisione, la Trust GXT 863 Mazz integra un sistema anti-ghosting a 19 tasti, che permette rapide sequenze di pressioni senza rischi di input mancati o interferenze con altre funzioni del sistema operativo. Grazie al collegamento USB plug and play, la tastiera è facilmente configurabile su diversi sistemi operativi. Tra questi, è garantita la compatibilità con Windows 10, Windows 11, MacOS e Chrome OS. Con i sistemi differenti da Windows, tuttavia, è possibile che i pulsanti ad azione rapida attivino funzioni differenti rispetto alle legende.

Trust GXT 881 ODYSS in pillole:

• Tastiera USB da gaming con illuminazione RGB
• Tasti a membrana con feeling simile a una tastiera meccanica con switch Blue
• Tasti multimediali superiori e funzioni rapide tramite FN
• Sistema anti-ghosting a 19 tasti per una migliore precisione

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto